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Cani

Come curare il pelo e l’igiene dell’Affenpinscher: bagno e toelettatura

L’Affenpinscher ha un manto particolare. Bisogna sapere come prendersi cura del suo pelo e della sua igiene, dal bagno alla toelettatura.

(Foto da Pinterest)

Il benessere del nostro cane parte dalla cura del suo pelo e dalla sua igiene. L’Affenpinscher è detto “cane scimmia” proprio per la particolarità del suo manto: va trattato in modo specifico e tenuto sempre pulito ed in ordine, dalla spazzolatura alla toelettatura e non solo.

Il pelo dell’Affenpinscher

È una razza dal mantello caratteristico. Le folte sopracciglia incorniciano i suoi occhi grandi mentre sembra avere barba e baffi a sottolineare il suo musetto curioso.

(Foto da Pixabay)

Va da sé che sia necessario spazzolarlo spesso per evitare che il suo pelo si annodi: essendo abbastanza lungo anche sul muso bisogna fare in modo che non si formino eventuali intrecci tra i peli.

Questi potrebbero portare ad un accumulo di batteri, causare non solo cattivo odore del manto ma anche possibili infiammazioni del bulbo pilifero con conseguenti infezioni sulla cute.

L’Affenpinscher è un cane instancabile, sarebbe capace di passare dal rotolarsi nel fango all’addentrarsi tra i cespugli a caccia di un qualcosa che lo abbia incuriosito.

Il suo pelo è, perciò, quotidianamente esposto a possibili increspature e non è raro che al suo interno possano esser rimaste incastrate foglie e terra: va pettinato con regolarità, anche solo per rimuovere i peli che perde normalmente.

Sappiamo che l’Affenpinscher è un cane che non ama le costrizioni né troppo le coccole e gli abbracci: occorre educarlo da subito ad essere spazzolato, così che sia una prassi che il cane sa di dover rispettare.

Il pelo della testa e della faccia è meno folto e ruvido di quello del corpo: è consigliato utilizzare o due spazzole diverse, quella per la testa più morbida con setole in nylon, oppure una sola ma che sia di media durezza.

Se volessimo pettinare a festa il nostro cane potremmo utilizzare solo per sopracciglia, barba e baffi un pettine sottile che possa dare al pelo una forma ordinata: spesso è utilizzato nelle gare da competizione.

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Toelettatura e bagnetto

A volte, nella convinzione di fare in modo che il cane senta meno caldo, molti proprietari quando lo portano a toelettare chiedono che venga rasato: è un’azione che danneggia soltanto l’animale.

(Foto da Pinterest)

Questo perché tra le funzioni del mantello c’è proprio quella di proteggere la pelle sottostante del cane sia dal freddo che dalle scottature del sole: è consigliato soltanto accorciare il pelo sia per tenerlo più in ordine sia per evitare che magari vengano coperti troppo occhi e bocca.

Andrebbero utilizzate delle forbici piccole per togliere i peli in eccesso sia alla base che alla punta delle orecchie ma anche alle zampe ed alla coda: nelle gare il pelo della coda deve essere tagliato in maniera che questa prenda l’aspetto di un sigaro.

Per quanto riguarda il bagno, l’Affenpinscher andrebbe lavato circa una volta al mese di norma; se poi, dopo una corsa sulla spiaggia, dovesse tornare a casa pieno di sabbia e umido di acqua salata è ovvio che non potremmo aspettare.

Il suo pelo è a tratti ruvido, quindi in grado di assorbire abbastanza sporco, ma la sua pelle è delicata e non vanno utilizzati prodotti troppo aggressivi.

L’ideale è usare uno shampoo a base di ingredienti naturali con un pH neutro, senza alcool né profumi che potrebbero andare ad aggredire lo strato di protezione cellulare sulla cute e causarne disidratazione.

Anche per il bagno vale lo stesso discorso della spazzolatura: bisogna che il cane sia stato educato ad essere lavato. Non è un qualcosa che l’Affenpinscher farebbe di punto in bianco senza reagire contrariato.

L’importante è non traumatizzarlo, rispettare i suoi tempi ed incuriosirlo ad avvicinarsi all’acqua: attenzione alla sua temperatura perché se dovesse scottarsi sarà difficile convincerlo di nuovo a farsi lavare.

Ad ogni modo il prodotto utilizzato va sempre sciacquato bene: è fondamentale che non restino residui sulla pelle che potrebbero causarne infiammazioni.

Ci sarebbe sempre l’alternativa di usare uno shampoo a secco oppure il metodo della nonna, accarezzando il cane col panno imbevuto di aceto per poi passargli la cipria.

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Igiene generale

Oltre a prendersi cura del pelo dell’Affenpinscher, bisogna anche pensare all’igiene di altre parti del suo corpo.

(Foto da Pinterest)

Dopo il bagno è importante non solo asciugarlo per bene e spazzolarlo, ma anche:

  • Tagliare le unghie;
  • Pulire le orecchie;
  • Pulire i denti;
  • Pulire gli occhi.

Quando si procede a tagliare le unghie al cane è fondamentale togliere solo la parte finale dell’unghia, quella chiara, e non togliere la parte in profondità: è quella più scura perché vi sono i vasi sanguigni ed iniziano le innervazioni.

Per pulire le orecchie  è necessario prima liberare il padiglione dai peli e poi procedere a rimuovere il cerume e lo sporco con un bastoncino di ovatta, senza andare troppo in profondità.

È per evitare possibile accumulo di batteri che spesso durante la toelettatura vengono tagliati i peli intorno all’orecchio: potrebbero chiuderlo e facilitare infezioni; anche per questo motivo bisogna pulire le orecchie del cane almeno ogni settimana.

Per quanto riguarda la pulizia dei denti, oggi in commercio esistono molti prodotti idonei all’igiene orale dei cani: basterebbe un dentifricio adatto ed uno spazzolino morbido usati regolarmente per evitare accumulo di tartaro e dunque problemi dentali all’animale.

Le razze come l’Affenpinscher sono soggette a lacrimazione degli occhi, a volte dovuta all’epifora nel cane, ed è bene tenerli sempre puliti: basta utilizzare una garzina imbevuta di acqua tiepida e pulire l’angolo dell’occhio.

Il veterinario ci saprà meglio consigliare anche prodotti oculari specifici per cani che potremmo usare: possono essere detergenti, soluzioni a base di acido borico od anche solo della soluzione fisiologica.

Prendersi cura del nostro cane è sì un piacere ma anche un dovere: ripagheremmo con poco il tanto amore incondizionato che ci dona ogni giorno senza bilanciarlo.

S.A.

Stefano

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Stefano

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