Un’alternativa al tanto discusso collare elettrico per cani è quello acustico, sulla liceità del quale si è espresso il CReNBA: ecco cosa ha rilevato.
Non è facile orientarsi nel sempre più intricato mondo di accessori che fungono da ausilio per l’addestramento degli animali domestici, giacché, seppur in commercio, spesso il loro utilizzo risulta essere illegale. Scopriamo cosa ha rilevato il Centro di referenza nazionale per il benessere animale (CReNBA) in merito al collare acustico per cani.
Siete alla ricerca di un ausilio che possa aiutarvi nell’addestramento del cane? Nell’incertezza, forse, è meglio non comprarne.
Abbiamo già parlato del collare elettrico per Fido e di tutte le incongruenze relative alla disciplina di questo oggetto; il quale, da un lato, è legalmente acquistabile in qualsiasi negozio per animali, dall’altro, invece, pare inutilizzabile, poiché verrebbe a configurarsi il reato di maltrattamento di animali.
In realtà le stesse sentenze della Corte di Cassazione, per l’analisi delle quali rimandiamo a Collare elettrico per il cane: di quale reato risponde il proprietario? Cosa ha stabilito la Cassazione, appaiono non facilmente interpretabili
Anche in virtù di tale confusione, l’attenzione si è spostata su strumenti alternativi, come il collare acustico per cani: si tratta di un dispositivo elettronico, conosciuto anche come beeper, che emette dei suoni di intensità differente anche a seconda della finalità per cui viene impiegato – come ad esempio l’addestramento o la localizzazione.
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Invero anche su tale apparecchio sono sorte delle perplessità, in particolare per ciò che concerne i possibili effetti a breve e a lungo termine sul cane derivanti dall’utilizzo dall’apparecchio.
Come noto, i canidi hanno un udito particolarmente sviluppato, in grado di percepire suoni tra i 67 e 45.000 Hz, ma non si hanno evidenze relative agli effetti che l’utilizzo prolungato dell’apparecchio potrebbe avere su tale senso.
Anche per questo è stato richiesto un parere in merito al Centro di referenza nazionale per il benessere animale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Della Lombardia E Dell’Emilia Romagna “Bruno Ubertini”; parere che il Ministero della Salute ha trasmesso alle Regioni.
Riportiamo qualche passo significativo della nota:
[…Essi sono dotati di un congegno elettronico che conduce il segnale ad un altoparlante che emette, a seconda della modalità d’impiego, stimoli acustici diversi per intensità e durata (comunemente detti “beep”, da cui la denominazione di “beeper”). Questi prodotti sono commercializzati con finalità
sia di addestramento sia da utilizzare durante l’attività venatoria…]
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[…Le indicazioni precauzionali sul loro uso fornite dai produttori, sebbene non uniformi, ne sconsigliano l’utilizzo in locali chiusi o da parte di bambini, a causa della possibilità di danni permanenti all’udito; altresì, se ne disincentiva l’utilizzo su cuccioli di età inferiore ai 6 mesi o su soggetti che “non tollerano” il dispositivo consigliando, nella maggior parte dei prodotti valutati, l’esecuzione di una visita veterinaria preventiva…]
[…è plausibile supporre che l’utilizzo di questo strumento ad elevate intensità e frequenze (es. 100-130 dB SPL; 2000-3000 Hz) possa causare quantomeno un danno temporaneo all’udito del
cane esposto….]
A seguito di tali premesse il conclude affermando che
[…che l’utilizzo dei collari acustici non dovrebbe mai avvenire a
valori di intensità superiori o uguali a 100 dB SPL. Se ciò fosse strettamente necessario, il loro uso dovrebbe essere ridotto al minor tempo possibile (meno di un’ora), lontano dalle orecchie (per esempio legandolo alla zona più caudale dell’addome così come descritto in alcune esperienze messe in atto da addestratori), solo su animali sani ed in buona condizione psico-fisica confermata da preventiva visita veterinaria specialistica.
L’utilizzo di questi collari andrebbe evitato in soggetti di giovane età (< 6 mesi), anziani o affetti da pregresse patologie dell’orecchio, salvo il parere favorevole di un medico veterinario specialista…]
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