Con una sentenza del 2 ottobre 2015, la Cassazione ha sancito che ci sarà una sanzione amministrativa per omessa custodia di animale pericoloso nei confronti del proprietario di un cane che scappa di casa anche se la fuga è stata provocata dalla paura.
Secondo la Cassazione infatti, il proprietario di un cane deve applicare tutte le misure necessarie richieste dalla prudenza. La sentenza è stata emessa nei riguardi del caso di un pastore tedesco fuggito dal giardino perché spaventato dal lancio di alcuni petardi.
Affinché sia esclusa la responsabilità del proprietario, quest’ultimo non dovrà dunque più accertarsi di tenere l’animale in un luogo privato ma dovrà assicurarsi che sia idoneo a tutelare l’animale da qualsiasi possibilità di fuga. In parole semplici il recinto deve essere adeguato a contenere l’animale e la catena deve essere solida.
In secondo luogo, come riferisce la sentenza, la sanzione scatta quando viene constatata la “pericolosità dell’animale” anche in base anche alle condizioni emotive in cui viene trovato: ovvero lo stato di agitazione dell’animale quando viene trovato dalla Polizia Municipale e che potrebbe pertanto comportare un rischio ad eventuali passanti.
Nonostante il proprietario del cane, in Cassazione, si sia scusato, giustificando la fuga per lo scoppio dei petardi, la Corte ha ritenuto che non si tratta di un evento imprevedibile in quanto il proprietario è consapevole del comportamento del suo cane.
La multa è stata di 100 euro ai quali si aggiungerebbe il risarcimento ad eventuale persona che resta ferita dall’animale.
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