Cassazione: maltrattamento di animali tenere dei cani dentro una gabbia stretta

Cassazione: maltrattamento di animali tenere dei cani dentro una gabbia stretta

maltrattamento animali
Cani in gabbia

Maltrattamento di animali tenere dei cani dentro una gabbia stretta

Giro di vite per chi maltratta gli animali. La sentenza n. 16042/2018 arriva dalla Suprema Corte di Cassazione Terza Sezione Penale Sentenza con la quale sancisce che “è maltrattamento di animali tenere dei cani dentro una gabbia stretta”.

La sentenza riguarda un caso di maltrattamento in cui l’imputato aveva teneva undici cani e 10 conigli dentro una gabbia ristretta all’interno della propria abitazione e in pessime condizioni igieniche sanitarie.

Alcuni cani vivevano a catena, senza acqua e con cucce fatiscenti. Altri erano costretti a stare in box in mezzo alla sporcizia o a stare dentro a una gabbia per conigli.

I cani avrebbero riportato lesioni e infezioni. Il caso che si è verificato a Montegrotto Terme, in provincia di Padova, risale al 2017. Le guardie zoofile della Lac di Padova, insieme ai carabinieri, erano intervenute sul posto dopo una segnalazione.

Il comportamento violento del proprietario degli animali, fece scattare il sequestro.

La violenta reazione del proprietario, aveva fatto scattare il sequestro degli animali: alcuni cani vivevano a catena, senza acqua e con cucce fatiscenti. Altri erano costretti a stare in box in mezzo alla sporcizia o a stare dentro a una gabbia per conigli.

L’uomo, proprietario degli animali è stato condannato dalla Cassazione a quattro mesi di reclusione con la sospensione della pena e al pagamento delle spese processuali per maltrattamento di animali in base all’articolo 544 ter Codice penale.

Maltrattamento animali

“Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro”.

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dal proprietario dei cani, accertando l’elemento oggettivo e psicologico del reato nella volontarietà e consapevolezza della condotta tenuta dal proprietario.

Condizioni tipiche di cani tenuti nelle campagne anche dai cacciatori. Una situazione che viola la natura stessa dell’animale minando il suo equilibrio psico fisico.

I cani sequestrati, dopo il sequestro furono ospitati dalla Lega del Cane Padova – Rifugio di Rubano. Alcuni esemplari sono stati dati in adozione, mentre altri cani sono ancora in attesa di una famiglia.

C.D.

 

 

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