Attenti al cane: le insegne più fantasiose del web
Una nota di buon umore attraverso un percorso dei più simpatici cartelli “Attenti al cane”. Cartelli personalizzati, in base alla razza, la taglia e al carattere del cane. Impossibile resistere all’immaginazione dei padroni che traggono ispirazione dai loro amati compagni a 4zampe. Come sempre i cani sono la fonte creativa e ce n’è per tutti i gusti e in tutte le lingue.
La rete ha regalato un’infinità di simpatici esempi, con tanto di fotografie scattate nei contesti più svariati.
Non tutti lo sanno ma il cartello “attenti al cane” non è obbligatorio. Si tratta di un semplice “avviso”, non legale, né necessario, che segnala la “presenza dell’animale” all’ingresso di una proprietà privata. In nessun caso, il cartello esonera il padrone dal risarcire i danni che ha causato l’animale.
E’ quanto ha stabilito la corte di Cassazione in una sentenza nella quale ha stabilito che il cartello Attenti al cane non esclude la responsabilità del padrone per il comportamento violento dell’animale. Il proprietario è responsabile a tutti gli effetti e non può essere esonerato dal custodire adeguatamente il cane.
I danni causati dall’animale in custodia possono essere di rilievo civile e penale.
In base al codice penale, un proprietario è passabile di una sanzione che spazia dai 25 ai 258 euro per omessa custodia del cane, anche nel caso in cui ne affida la custodia a persona inesperta. La responsabilità penale non prescinde dalla malafede o dalla colpa, ovvero richiede il dolo o la colpa. Il reato penale scatta per il fatto di aver lasciato l’animale incustodito o senza le debite cautele.
In base al codice civile, il proprietario di un animale o chi lo ha in uso o in custodia è responsabile dell’animale. La responsabilità civile per i danni del cane prescinde dalla malafede o dalla colpa. Infatti, la responsabilità civile viene applicata per il semplice fatto di avere un rapporto diretto con l’animale.
Al di là di tutto, il cartello “Attenti al cane” può rivelarsi utile per prevenire passanti curiosi o postini sfrontati che potrebbero introdursi senza il consenso in una proprietà. Si tratta anche di uno strumento utile per segnalare la presenza dell’animale al quale prestare attenzioni affinché non vi sia il rischio di una fuga.
In rete è possibile individuare delle varianti anche alquanto eccentriche, riservate a questo tipo d’insegna. Dai cartelli che segnalano che “il padrone è più pericoloso” a quelli che invitano a fare attenzione non solo al cane ma anche al gatto.
Per non parlare della nota d’umorismo con la quale si associa il pericolo ad un cane di piccola taglia come un chihuahua oppure ad un cane “dolce” di carattere.
Basta scorrere la galleria per rendersi conto delle più deliranti “trovate” dei padroni che si possono tranquillamente ristampare e sfruttare per la propria casa.
In questo sconfinato universo di condivisioni, a dire il vero, un cartello in particolare ha attirato l’attenzione. Quello che recita: “Attenti al cane. Ha sentimenti“. Ed è forse questo il vero “messaggio” che dovrebbe essere spiegato a chi non ha ancora capito che gli animali sono esseri senzienti.
Sfoglia la galleria dei cartelli ATTENTI AL CANE
C.D.
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