Estate 2019, cani in spiaggia: tutte le regole per godersi la giornata al mare

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By Francesca Ciardiello

Cani

Il cane ha il diritto di godersi la spiaggia, ma seguendo delle regole ben precise: ecco i diritti e i doveri per i cani in spiaggia dell’estate 2019.

Cani in spiaggia: diritti e dover
Cani in spiaggia: diritti e doveri del proprietario

Credete che la normativa sia unica e valida per tutte le spiagge italiane? Purtroppo non è così, anzi le differenze possono essere sostanziali tra regione e regione. Per questo è importante avere ben chiaro il quadro dei diritti e dei doveri che caratterizzano il luogo che abbiamo scelto per la nostra vacanza. Seguire la normativa ci consentirà di goderci il mare in compagnia del nostro Fido senza incorrere in rimproveri da parte degli altri proprietari e multe salatissime da parte delle autorità competenti. E in più qualche piccolo consiglio per evitare le insidie della spiaggia.

Cane in spiaggia: la parola all’Aidaa

L’Associazione italiana difesa animali ed ambiente, l’Aidaa appunto, ha chiarito che tra divieti del sito di balneazione, inteso come lido, e le varie normative locali siamo di fronte a circa 18mila regole. Naturalmente bisognerà interessarsi solo a quelle del luogo dove decidiamo di trascorrere il periodo di vacanze o anche una semplice giornata. Il divieto di portare i cani in spiaggia è valido solo in quelle spiagge dove esso è ben segnalato: nel caso in cui non fosse ben visibile o addirittura assente, il padrone sarà libero di passeggiare e giocare sulla battigia in compagnia del suo amato amico a quattro zampe. Nessuno quindi ha diritto di lamentarsi e di cacciarli via, se si seguono le regole base della convivenza civile naturalmente.

Il vademecum del padrone in spiaggia: le 7 regole di base

Cani in spiaggia
Cani in spiaggia: il divieto deve essere ben visibile e pubblicizzato

Abbiamo chiarito che ogni regione ha le sue regole in base alle normative locali e dei siti specifici di balneazione: sono circa 3000 quelle emesse da comuni, capitanerie di porto, provincie, regioni e lidi. Ecco quindi perché è importante racchiuderle in un breve elenco, da tenere anche come promemoria e sempre consultabile.

  1. Il divieto di portare con sé il cane in spiaggia deve chiaramente esposto e pubblicizzato regolarmente. Le eventuali lamentele o rimostranze da parte degli altri utenti della spiaggia non dovrà costringervi ad andare via. Se gli altri bagnanti oltrepassassero il limite dell’educazione del rispetto avrete il diritto di procedere alla denuncia per molestie.
  2. Nel caso in cui la normativa di divieto dei cani in spiaggia non fosse regolarmente esposta, i vigili urbani e la Capitaneria di porto dovranno mostrare l’ordinanza scritta (la testimonianza verbale, da sola, non basta): in essa dovranno essere ben specificati il numero di ordinanza, la scadenza e le limitazioni (che spesso riguardano solo alcune ore della giornata).
  3. Nel caso in cui le autorità si rifiutassero di far leggere la normativa scritta, allora avrete il diritto di non firmare alcun verbale. Anzi si dovrà chiedere al vigile il suo numero di matricola e inviare formale protesta scritta all’Ente di riferimento, cui appartiene il rappresentate dell’autorità: questi potrebbe essere passibile del reato di omissione di atti di ufficio.
  4. Portare sempre con sé paletta e sacchetto per raccogliere i bisogni del cane: avere il diritto di stare in spiaggia non significa essere incivili. Oltre a questi strumenti per raccogliere le feci è necessario anche avere una bottiglia di acqua per eliminare gli odori penetranti dell’urina.
  5. In caso di multa, perché magari il divieto c’era ma non era ben visibile o nascosto in modo da impedirne la lettura, bisognerà specificare sul verbale quali sono le motivazioni che hanno ‘tratto in errore’ il padrone del cane. Inoltre se la multa non è compilata dall’autorità in ogni suo dettaglio potrebbe risultare nulla: siamo sempre attenti che vi sia il numero di ordinanza e la data del divieto.
  6. Se si notano delle irregolarità in spiaggia da parte di altri proprietari di cani, come ad esempio la loro presenza in orari non consentiti o un uso della spiaggia che viola le regole di convivenza civile, sarà necessario avvertire le autorità competenti. Le regole devono essere valide per tutti!
  7. Il padrone dovrà tenere il cane al guinzaglio, mai sciolto in presenza di bambini e con la museruola. Raccogliere le feci e spargere acqua sull’urina è alla base della convivenza civile: non servono regole scritte, talvolta basta solo il buonsenso.

Qualche consiglio in più: i rischi della spiaggia

Cani in spiaggia
Cani in spiaggia: qualche consiglio per non correre rischi

Sebbene vi siano aree in spiaggia interamente attrezzate per i nostri amici cani (basta consultare l’elenco delle spiagge dog-friendly dell’estate 2019 al nord, le spiagge al centro e le spiagge al sud), non bisogna mai abbassare la guardia. Sabbia, mare e caldo possono creare non pochi problemi ai nostri cani, quindi meglio stare in allerta da rischi e pericoli.

La sabbia

Il calore della sabbia potrebbe provocare ustioni alle zampe e ai cuscinetti, che sono tra le zone più delicate del suo corpo. Magari proviamo a bagnare con dell’acqua la sabbia che attraverserà il nostro cane oppure, in caso di cane di piccola taglia, portiamolo all’ombra in braccio per evitare che si bruci. La sabbia inoltre può provocare irritazioni ed infezioni: una volta tornati a casa facciamo un bel bagno al nostro cane per evitare che la salsedine gli irriti la cute. Attenzione inoltre a non fargli ingerire la sabbia! Potrebbe irritargli gola e intestino.

Acari ed insetti

Non solo morsi zanzare sul cane e pappataci, ma anche acari e parassiti della sabbia potrebbero creare problemi gravi alla salute del nostro cane. Non dimentichiamo mai di proteggerli dal rischio di infezioni, punture di insetti e Leishmaniosi.

Acqua di mare

Ingerire troppa acqua salata, oltre alle infezioni dovute ai batter, può provocare episodi di diarrea e vomito. Inoltre fare tutti i acqua e fare a gara con le onde potrebbe causare un altro problema, l’otite. Attenzione poi alle meduse, che non disegnano neppure i nostri animali e fate in modo che dopo il bagno il pelo sia ben asciutto, per evitare l’insorgere di fastidiose dermatiti.

Colpo di calore

Collassi e scottature non riguardano solo il padrone: non lasciamoci ingannare dal pelo che protegge dai raggi del sole. Le razze dal pelo corto possono andare incontro a scottature più di altre, ma nessuno ne è completamente al sicuro. E’ necessario che il cane stia all’ombra, quindi non dimentichiamo di portare con noi l’ombrellone: magari posizioniamolo in una zona ventilata o ancora meglio mettiamo la sua ‘cuccia da spiaggia’ sotto un albero. L’idratazione è fondamentale per combattere colpi di calore nel cane: meglio avere sempre a portata di mano dell’acqua fresca da bere ma anche per bagnargli la testa contro la disidratazione. E’ importante tenere bassa la temperatura corporea per evitare collassi e insolazioni, che potrebbero rendere necessario l’intervento del veterinario.

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F.C.

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