I cani cercano di salvare i padroni

Quante volte abbiamo sentito parlare di cani fedeli che sono stati pronti a sacrificare la loro vita per salvare quella del padrone o di un membro della famiglia. Cani che hanno salvato bambini dall’attacco di un serpente o di un altro cane, hanno protetto bambini smarriti in un bosco o riscaldando il padrone caduto dalla neve, proteggendolo dal freddo. Esemplari che sono andati in cerca di aiuto quando il loro padrone era in difficoltà. Storie toccanti di compagni a 4zampe che hanno svegliato nella notte la loro famiglia salvandola da un incendio.

La lealtà e la devozione del cane è una qualità innata in questi animali. Istinto di protezione del branco, empatia e sentimenti concorrono a creare un legame speciale tra un cane e il suo padrone.

Uno studio condotto dagli esperti del Dipartimento di Psicologia della dell’Arizona State University, pubblicato sulla rivista scientifica PLOS One ha voluto indagare questo aspetto, confermando che i cani cercano di salvare il padrone quando è in situazioni di pericolo.

Per poterlo verificare sono stati condotti diversi test nei quali sono stati studiati i comportamenti e le reazioni dei cani in situazioni di difficoltà.

Il giovane ricercatore Joshua Van Bourg, dell’Arizona State University ha spiegato che nello studio “abbiamo valutato l’atteggiamento di 60 cani non addestrati al salvataggio degli umani e osservato le loro reazioni in situazioni di emergenza simulata”.

Clive Wynne, coautore della ricerca ha voluto ricordare che “è una credenza comune l’idea che i nostri amici a quattro zampe siano disposti ad aiutarci, ma volevamo capire le motivazioni di questo comportamento”.

Test lealtà dei cani

Sono stati condotti tre test differenti per capire gli stimoli che portano i cani ad agire.

Nel primo test generale, i ricercatori hanno chiesto “ai proprietari di esprimere urgenza e richieste di aiuto verso i loro animali domestici, dopo essere stati confinati in una scatola con una porta leggera. Abbiamo però chiesto loro di non pronunciare il nome del loro cane, per evitare aspettative da parte degli animali”.

Dai risultati è emerso che un terzo dei cani è intervenuto per salvare il padrone. Tuttavia, non era chiaro se fosse determinante la comprensione della situazione di emergenza da parte dell’animale.

Il secondo test ha pertanto aggiunto un’ulteriore motivazione.

“Abbiamo quindi condotto un altro esperimento facendo cadere del cibo nella scatola, e solo 19 dei 60 cani hanno aperto la scatola. Questo dimostra che il salvataggio del padrone richiede più di una semplice motivazione, sembra che ci siano motivazioni più profonde, come la necessità di capire come comportarsi. Il test di controllo sembra suggerire che la difficoltà dipenda dalla valutazione delle proprie abilità. I cani vogliono salvare gli uomini, ma devono sapere come riuscirci”, prosegue Van Bourg.

Infine, in un terzo test, è stato chiesto al proprietario all’interno della scatola di leggere una rivista a voce alta con un tono calmo. Solo 16 cani hanno aperto la scatola e raggiunto i proprietari.

Lo studio, dichiarano i ricercatori “è un’ulteriore prova dell’aiuto incondizionato che i cani sono disposti a offrire alle persone che amano”.

I cani hanno nelle situazioni di emergenza simulata, hanno mostrato comportamenti e segnali che possono indicare stress, come lamenti, movimenti e latrati.

“La richiesta d’aiuto da parte del proprietario ha aumentato i livelli di stress osservati negli animali, che non si sono abbassati quando la voce calma del padrone sembrava rassicurante. In sostanza, questi comportamenti individuali sono prove della profonda empatia che i cani possono sperimentare con i loro compagni umani”, sostiene Wynne.

In conclusione, affermano i ricercatori, “anche senza addestramento, molti cani cercheranno di salvare le persone che sembrano essere in difficoltà, e il fallimento li porta a essere ancora più ansiosi di intervenire.

Il team intende approfondire il tema, puntando a una prossima ricerca sulla connessione tra cane e padrone, cercando di capire se il desiderio di intervenire nasce solo dalla vicinanza con i padroni.

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C.D.