Quale rischio corre un cane troppo socievole? Secondo uno studio potrebbero esserci dei lati negativi che ignoriamo.
Possibile che un pregio possa essere ‘letto’ come un difetto o addirittura mettere a rischio la sua vita? D’altra parte a chi non piacerebbe ricevere coccole e attenzioni dal proprio amico a quattro zampe? Eppure uno studio pare aver dimostrato che un cane troppo socievole corre un rischio ben preciso: ecco quali sono i risultati e perché a volte sarebbe meglio che Fido restasse ‘sulle sue’.
Vuoi un amico a quattro zampe che ti dimostri sempre la sua gioia nel vederti e stare insieme? Vi sono alcune razze più socievoli ed empatiche in natura, che di sicuro faranno al caso tuo: alcune le avremmo già immaginate mentre altre saranno una vera e propria sorpresa.
Una di esse è sicuramente il Labrador Retriever, ideale per grandi e bambini, affidabili e adattabili a contesti, situazioni ma soprattutto a tutti gli altri componenti della famiglia. Avvezzo a fare amicizia con tutti è anche il Siberian Husky, così come il Beagle adatto a grandi e piccini e divenuto famoso proprio per questo (oltre che per la sua bellezza).
Seguono nell’elenco dei cani più amichevoli lo StaffordShire Terrier, lo Springer Spaniel e il Carlino. Potrà sembrare incredibile ma sono molto socievoli e affidabili anche il Bulldogs e perfino il Pitbull, nonostante la sua fama (spesso ingiusta). E per finire: chi non vorrebbe fare amicizia col Barboncino? Lui ne sarà sicuramente felice!
Forse non avremmo mai pensato che un cane empatico, capace di dare e ricevere amore e affetto senza alcuna riserva, potesse avere un problema: a quanto pare uno studio però è arrivato a risultati completamente diversi da questa teoria.
L’esperimento è partito dall’Università dell’Ungheria Eötvös Loránd e guidato dall’etologo Péter Pongrácz e dalla biologa Kata Vékony si è soffermato sulle caratteristiche dei cani che nella scala gerarchica con i loro simili occupano una posizione alta di dominanza e i risultati sono stati davvero sorprendenti.
Pare infatti che, a confronto con cani con carattere più introverso e riservato, quelli socievoli hanno meno possibilità di occupare posti alti nella scala gerarchica di dominanza. E nelle risposte del questionario sottoposto all’attenzione di ben 615 proprietari, pare che la dominanza sia anche un fattore legato all’età anagrafica del soggetto cane.
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La risposta è ‘No’: un cane socievole non è quasi mai uno che ha superato una certa età. I cani più maturi infatti ottengono posizioni più alte nella scala gerarchica coi loro simili e occupano posizioni di dominanza, e non hanno quasi mai un carattere socievole ed espansivo, tutt’altro.
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Insomma i cani socievoli e affettuosi nelle loro famiglie di origine non occupavano alcun posto di dominanza sociale, ma al di là del primato, nella natura dove la lotta per la sopravvivenza è quotidiana, questo potrebbe essere un problema. Infatti la dominanza serve anche per ottenere le risorse (limitate e difficili da conquistare) ma anche avere il rispetto degli altri, che seguiranno il leader in determinate situazioni di pericolo.
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Nonostante i numerosi studi effettuati, non vi sono risposte chiare su come si raggiungano determinati posti nella gerarchia sociale, ma di sicuro i tratti caratteriali occupano un posto molto importante nella scelta del cane dominante.
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