Mostrare i denti serrati non è sempre un atteggiamento di sfida. Talvolta un cane che ringhia lo fa per gioco: ecco da cosa lo si capisce.
Un cane che ringhia il più delle volte incute timore nei confronti dei suoi simili, ma anche degli umani. Un cane che mostra i denti dimostra il suo disagio interiore, la voglia di proteggere il suo territorio e l’atteggiamento di chi ci sta dicendo: ‘Non muovere un muscolo, altrimenti dovrai vedertela con me!’. Ma non sempre il ringhiare vuol dire necessariamente ‘voglia di attaccare’: il cane potrebbe farlo anche per gioco. Ma come si può distinguere un ringhio di sfida da uno di gioco? La risposta ci è data dagli esperti.
Gli studiosi del Dipartimento di Etologia della Eotvos Lorand University, capitanati dal professor Tamas Farago, hanno chiarito che esistono vari tipi di ringhio, ciascuno con delle particolarità peculiari. Il ringhio di difesa, ribattezzato in inglese ‘Growl’, è quello col quale l’animale mostra solo la parte superiore del muso, alzando il labbro. Spesso il movimento del muso è accompagnato da un suono del cane: più esso è greve e prolungato, più vuole incutere timore. Probabilmente in quel momento sente che qualcosa o qualcuno sta minacciando il suo territorio, o le sue cose. Può trattarsi di un gioco, della ciotola del cibo o del suo padrone: in ogni caso sente che qualcosa potrebbe invadere il suo territorio e avverte chi sta intorno che è bene restare all’erta.
Differente ma con un significato non così diverso, è il ringhio di minaccia, in inglese ‘Snarl’: il pericolo è imminente, molto vicino, forse troppo. Il cane deve difendere sé stesso e il suo mondo, quindi è pronto ad aggredire. In questo caso il naso e le labbra si ritirano per mostrare totalmente i denti serrati e digrignati: l’attacco canino è imminente ma non avviene all’improvviso. Di solito il cane dà prima una serie di avvertimenti per evitare il contrasto: il ringhio di minaccia infatti è solo l’apice dei suoi atteggiamenti difensivi. Potrebbe essere ribattezzato il ‘ringhio’ dell’ultimo avvertimento, un ultimo: ‘Fermati!’.
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Il ringhio del gioco: come riconoscerlo
Non è una novità asserire che cane adotta un linguaggio: esso può avere innumerevoli sfumature, dal significato anche molto diverso tra loro. Insomma se un cane ringhia non è detto che voglia attaccarci.
Fondamentale è osservare non solo il suo muso ma l’intero corpo: la postura assunta può dirci molto sulle intenzioni del cane. Dunque non bisogna soffermarsi solo sul suo muso, ma vedere quali segnali ci sta inviando l’intero corpo. Se un cane che ringhia è disteso sulle zampe anteriori mentre quelle posteriori sono ritte, ciò vuol dire che è pronto al gioco. Come per gli altri due tipi di ringhio, quello del gioco è accompagnato da un suono acuto e breve, una sorta di invito all’uomo a lasciare la propria occupazione per dedicargli del tempo. Se il ringhio infatti avviene quando il gioco è già iniziato, è ovvio che non è un segnale di pericolo. Uno dei passatempi preferiti dei nostri amici a quattro zampe è proprio afferrare un oggetto lanciato per riportarlo al padrone, che provvederà a lanciarlo di nuovo. I cani potrebbero divertirsi così all’infinito! In un contesto ludico, quando il cane ringhia nel ‘non mollare’ l’oggetto al padrone, non c’è da spaventarsi. Il cane che ringhia perché non lascia l’oggetto in fondo sa che il padrone riuscirà a prelevarlo dalla sua bocca ma lo fa ugualmente perché fa parte del gioco. Il ringhio di gioco è accompagnato da una serie di altri atteggiamenti, tutt’altro che ‘minacciosi’: oltre alla suddetta postura rilassata sulle zampe anteriori, la coda si agita velocemente e si susseguono saltelli e urla stridule.
I cani sono un mondo meraviglioso da scoprire, e anche il loro linguaggio deve essere interpretato. Quindi anche nel caso del ringhio vi sono importanti sfumature: se si sta divertendo vorrà solo continuare a giocare!
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F.C.