Il cane riconosce i volti umani: come fa e come funziona il suo cervello

Il cane riconosce i volti umani: come fa e come funziona il suo cervello

Come riesce Fido a distinguere da persona a persona, e non solo quello del padrone? Il cane riconosce i volti umani di tutti: ecco come fa.

Il cane riconosce i volti
Il cane riconosce i volti: come fa secondo la scienza (Foto Pixabay)

Non può essere un caso: il cane riconosce il padrone, ma riesce a distinguere i volti delle persone, anche quelle che non vivono con lui in casa. A quanto pare c’è un modo preciso che consente a Fido di riconoscere un viso e di non riconoscerne un altro, perché sconosciuto e, alle volte purtroppo, malintenzionato. Insomma i cani hanno un sistema nervoso molto particolare e anche questa è una delle loro particolarità. Vediamo come fa il cane che riconosce i volti umani.

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Mente umana e canina a confronto: come funzionano

Fido gioca con bambina
Fido gioca con bambina (Foto Pixabay)

Per capire come fa un cane a riconoscere i volti, può aiutare spiegare come fa la nostra mente a distinguere uno da un altro. Tutto parte dal cervello, una macchina fondamentale che aziona tutto il nostro corpo: più è efficace il funzionamento della memoria selettiva, più saremo capaci di farlo. Ma la funzione di questa corteccia cerebrale è di memoria ‘falsamente selettiva’: infatti abbiamo quasi sempre difficoltà a distinguere dei volti con caratteristiche fisiche (apparentemente) molto simili. Pensiamo ai giapponesi che potrebbero sembrare quasi indistinguibili tra loro.

La memoria dei cani invece funziona attraverso un comportamento sociale avanzato: fin dalla nascita essi imparano a distinguere i loro simili e le persone (leggi qui: Memoria del cane: come funziona e come la utilizza). Si tratta di questione di sopravvivenza: infatti per i cani è importante capire chi vuole far loro del male e chi invece se ne prende cura.

Il cane riconosce i volti umani: la parola alla Scienza

Il cane riconosce i volti
Il cane riconosce i volti: gli studi scientifici (Foto Pixabay)

Studi approfonditi hanno rilevato che Fido riesce a distinguere un volto noto da uno sconosciuto: non a caso, se siamo assenti e in casa nostra entra un malintenzionato, è facile che il cane lo riconosca e abbai, proprio perché non sa chi è. La ricerca non è stata condotta solo su cani, ma prima su pecore, corvi e scimmie. Dai risultati ottenuti pare che i cani siano dotati di una sezione del cervello che si occupa del riconoscimento dei volti umani. Le aree del cervello preposte a questa funzione sono due: corteccia cerebrale e nucleo caudato.

  • Corteccia cerebrale: questa sezione distingue un aumento dell’attività cerebrale quando Fido è impegnato a riconoscere il volto di una persona.
  • Nucleo caudato: in questa sezione il lavoro di riconoscimento del volto viene vissuto come ‘rinforzo positivo’, come se fosse la ricompensa dopo il lavoro.

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Le altre teorie sul riconoscimento dei cani

Fido
Cane felice (Foto Pixabay)

Alcuni sostengono che, anziché essere una questione anatomica, il cane riconosca i volti umani solo con l’apprendimento. Come se gli antenati dei cani avessero da sempre, grazie alla costante convivenza con l’essere umano, a distinguerne il volto. Sebbene possa sembrare un’ipotesi azzardata, la cosa certa è che i cani imparano presto a capire quando siamo arrivati, prima ancora che varchiamo l’ingresso di casa.

Un’altra teoria, condotta dal laboratorio DogUp dell’Università di Padova, ha chiarito che i cani riconoscono i volti del proprio padrone anche dalle fotografie e indipendentemente da altri fattori (come spazi e movimenti). Infatti questo studio sta a dimostrare che i cani non utilizzano solo l’olfatto o altri sensi per riconoscere i padroni, ma anche la sola vista dei cani può essere sufficiente a riconoscerli.

Francesca Ciardiello

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