La reattività è un problema tipico di alcuni cani che può sfociare in comportamenti sgraditi e pericolosi: ecco come riconoscere e addestrare un cane reattivo al guinzaglio
Con il termine “reattivo” si intende definire un cane che ha difficoltà ad approcciarsi con un proprio simile o con una persona: alcuni cani, infatti, hanno paura quando vengono portati al guinzaglio e reagiscono mettendo in pratica un comportamento aggressivo nei confronti della persona o del cane che temono. Tale comportamento aggressivo consiste solitamente nell’abbaiare e ringhiare contro il soggetto in questione.
Il problema si pone soprattutto quando due cani al guinzaglio si incontrano per strada, magari lungo un marciapiedi stretto, e all’improvviso uno dei due si lancia verso l’altro. La situazione si complica ulteriormente se anche il secondo cane reagisce allo stesso modo, con i padroni costretti ad allontanarli per evitare che le cose volgano al peggio.
Vediamo quindi come riconoscere un cane reattivo al guinzaglio e in che modo interagire con lui per evitare problemi quando lo portiamo a spasso.
Cane reattivo al guinzaglio: tutto ciò che devi sapere
Il problema della reattività canina è strettamente legato alla presenza del guinzaglio: per alcuni cani bisogna fare attenzione ai pericoli del collare quando tirano, mentre per altri bisogna essere preparati ad affrontare l’atteggiamento aggressivo di fronte all’incontro con un altro quattro zampe per strada.
Ma perché il cane è reattivo solo se legato al guinzaglio? C’è una differenza sostanziale tra due cani liberi che si incontrano e due cani legati al guinzaglio che si incrociano per strada: il guinzaglio, infatti, rappresenta una costrizione che aumenta il livello di ansia e stress nel cane reattivo che è di suo sostanzialmente un cane spaventato.
Se il cane è libero dal guinzaglio, può scegliere di cambiare strada, di scappare, di ignorare l’animale che gli causa nervosismo: se invece è legato al guinzaglio, come d’altronde prevede la legge, il linguaggio del corpo del cane, nonché la sua capacità di movimento, sono limitati e Fido sa di non potersi esprimere liberamente di fronte alla fonte del suo disagio.
Cosa rende reattivo il cane?
Un cane può essere reattivo sia per ragioni di natura genetica, come accade ad esempio per quelle razze canine che sono state allevate per la caccia: ad esempio, i terrier sono spesso cani reattivi perché per molto tempo sono stati addestrati a inseguire e catturare le prede.
Un altro fattore che incide sulla reattività è il tipo di socializzione del cane: se Fido non è abituato a vedere altri cani al guinzaglio per strada è probabile che si sentirà intimorito incontrandone uno e lo percepirà come potenziale minaccia.
Infine, il cane può essere reattivo perché avverte l’ansia di chi lo conduce al guinzaglio: i cani sono noti per comprendere le emozioni degli esseri umani e “assorbirle”, comportandosi di conseguenza. Se vede che hai paura, si agiterà anche lui e penserà di doversi in qualche modo difendere.
Linguaggio del corpo e comportamento
Esiste una vera e propria scala che raccoglie i segnali del linguaggio del corpo e gli atteggiamenti del cane in un crescendo da reattività ad aggressività: la differenza sostanziale tra i due concetti sta nella finalità del comportamento. Un cane aggressivo, infatti, potrebbe fare del male al cane che ha di fronte, mentre un cane reattivo è semplicemente spaventato perché costretto al guinzaglio e non è raro che, lasciato libero, tenda ad andare d’accordo con gli altri suoi simili.
Un cane semplicemente reattivo può assumere i seguenti atteggiamenti:
– sbadigliare, leccarsi il muso e socchiudere gli occhi anche se non è stanco;
– girare la testa, voltarsi con il corpo, allontanarsi;
– annusare nervosamente l’aria.
Man mano che la reattività cresce e sfocia verso l’aggressività, il cane mette in pratica un crescendo di comportamenti e segnali corporei:
– orecchie tirate all’indietro e rallentamento dell’andatura,
– si accovaccia e mette la coda tra le gambe,
– il cane si stende e solleva le zampe all’aria;
– il cane si irrigidisce e guarda dritto davanti a sé.
Quando la situazione si fa pericolosa, infine, Fido arriverà a ringhiare e a mordere.
Come addestrare un cane reattivo al guinzaglio
La cosa fondamentale quando si ha un cane che è reattivo al guinzaglio è addestrarlo per fare in modo che la sua attenzione sia concentrata su di te e sui tuoi comandi ogni volta che lo porti fuori. Bisogna fare in modo che, fin da cucciolo, Fido converga la sua attenzione sul padrone ancor prima di uscire.
Ma come fare praticamente? Si inizia in un luogo tranquillo e neutrale, preferibilmente all’interno delle mura domestiche: pronuncia il nome del cane e ricompensalo ogni volta che ti guarda. Pian piano, l’addestramento va spostato in luoghi sempre più frequentati in cui potrebbe essere più difficile per il cane mantenere l’attenzione.
Lo scopo finale è che il cane mantenga l’attenzione fissa su di te e sui comandi di base che gli impartisci sempre e comunque, a prescindere dal fatto che possiate incrociare altri cani lungo la strada: in questo modo, se il cane non reagisce quando ne vede uno avvicinarsi, potrai premiarlo affinché associ la presenza di un suo simile al guinzaglio con qualcosa di positivo e piacevole.
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C.B.
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