Ogni volta che il microonde è in funzione il cane viene assalito dalla paura? Scopriamo quali possono essere i motivi e come risolvere il problema.
Anche i nostri amici a quattro zampe hanno le proprie paure. Alcune di esse sono comuni a tutta la specie (si pensi ai fuochi d’artificio), altre invece sono più peculiari. E così può capitare che il cane abbia paura del forno a microonde. Risolvere il problema è possibile, ma il risultato non è scontato. Ecco qualche consiglio utile sull’argomento.
La paura è un’emozione primaria, comune sia all’essere umano che agli animali. Essa si sostanzia in una reazione ad uno stimolo esterno, ed ha un ruolo determinante nella sopravvivenza dell’individuo.
Dunque anche i nostri amici a quattro zampe sono soggetti a tale stato emotivo, che può essere innescato dagli oggetti più disparati.
Certo, vi sono delle paure naturali, e dunque sostanzialmente comuni a tutti gli individui della specie (si pensi ad esempio a quella per i fuochi d’artificio); altre invece sono meno comuni, e spesso dipendono dal vissuto dell’individuo che ne è affetto.
Alcune di esse possono sembrare banali, se non addirittura buffe, come può essere, ad esempio, la paura del cane per il microonde. D’altronde ciò che ci spaventa maggiormente è l’ignoto, ed un accessorio così comune nelle abitazioni non nasconde di certo segreti; ma per Fido le cose non stanno esattamente così.
Di certo il nostro amico a quattro zampe non ha paura dell’elettrodomestico in quanto tale, ovvero quale dispositivo che svolge una determinata attività; sono i rumori che emetti (segnali acustici e rumori durante la cottura) a metterlo in allarme.
E se ciò non vi pare essere sufficiente a far sorgere una paura del genere, si pensi alle strabilianti capacità dell’udito del cane, in grado di avvertire i suoni 4 volte più forte di quanto siamo in grado di fare noi umani.
Ora basta chiudere gli occhi ed immaginare il rumore emesso dal microonde moltiplicato per quattro; molto probabilmente anche noi proveremmo una sensazione di paura, quantomeno agli esordi.
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D’altronde è l’abitudine a fare la differenza; se l’animale viene abituato fin da cucciolo alla presenza dell’elettrodomestico, imparerà a percepirlo come un elemento naturale dell’ambiente domestico, ed entrerà a far parte della routine di tutti i giorni.
Diverso il discorso, invece, se l’animale entra in contatto con il microonde a tarda età. Capita spesso, ad esempio, quando si decide di adottare un cane adulto. Ed in questo caso può sorgere la necessità di risolvere il problema. Sì, perché non sempre è necessario intraprendere un percorso per far superare al cane la paura del microonde.
Un semplice timore, che non incide sulla qualità di vita dell’animale, e che non innesca nello stesso reazioni incontrollabili, non richiede un intervento specifico; anzi, in tali casi è piuttosto probabile che con il tempo il cane si abitui all’oggetto, una volta capito che non si cela alcun pericolo dietro il suo funzionamento.
Tutt’altra cosa se Fido si spaventi a tal punto da avere delle reazioni difficilmente controllabili; in questo caso, a tutela del cane e della serenità dell’intero ambiente familiare, è necessario intervenire.
Può essere utile capire l’origine di tale paura; molto spesso, tuttavia, è impossibile, specie se non si conosce il vissuto dell’animale. Un evento traumatico è tra le soluzioni più probabili.
Si può provare a risolvere il problema anche da soli, affidandosi alla tecnica dell’associazione, che consiste nel far associare al cane, per l’appunto, un ricordo positivo ad un dato oggetto, luogo o persona.
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E non esiste migliore alleato del cibo; e data l’occasione, è meglio munirsi del cibo preferito del cane. Mettiamolo in una ciotola, ad una distanza sufficientemente lontana dal microonde (purché sia nello stesso ambiente), che deve essere in funzione.
Valutiamo la reazione di Fido; se essa è positiva, ripetiamo l’espediente l’indomani, accorciando gradualmente la distanza; se invece è negativa, aumentiamo la distanza, se possibile, e cerchiamo di attutire il rumore del microonde accendendo un elettrodomestico di cui il cane non abbia paura, come ad esempio la tv.
Occorrerà dunque navigare a vista, valutando ogni reazione del cane e decidendo il da farsi di volta in volta, sempre rispettando un principio di gradualità. Servirà molta pazienza.
È inutile sgridare il cane; se non ubbidisce è perché ha paura, non certo perché vuole farci un dispetto. E non dimentichiamo che il risultato non è affatto scontato; se l’espediente descritto non sortirà effetto positivo, sarà necessario rivolgersi ad un veterinario comportamentalista.
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A. S.
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