Il cane non impara i comandi? Forse stai tralasciando un aspetto importante

Il cane non impara i comandi? Forse stai tralasciando un aspetto importante

Il cane non impara i comandi? Il comportamento canino risponde con reazioni in risposta al modo in cui si comporta il padrone umano. C’è un motivo che non va mai tralasciato in questo. Scopriamo di cosa si tratta.

Fido non impara i tuoi comandi
Il pet non ascolta i comandi (Canva – amoreaquattrozampe.it)

Se c’è un tratto caratteriale che distingue l’amico a quattro zampe dagli altri animali domestici è la sua curiosità e l’entusiasmo che ha per tutte le cose. Anche per apprendere, Fido necessita degli stimoli giusti e non dovrebbe essere mai forzato a fare qualcosa che non vuole. Vediamo, allora, perché spesso il cane non impara i comandi e come risolvere.

Il cane non impara i comandi: il vero motivo da conoscere

Nella mente dell’amico cane, non ci sono sovrastrutture e le cose, per lui, devono sempre essere fatte per un motivo, altrimenti non c’è un senso nel muoversi e nell’agire, nonostante a chiedere sia il suo padrone umano. Leggiamo bene qui.

Il peloso non ascolta i comandi del padrone
Fido non vuole imparare i comandi (Pexels – amoreaquattrozampe.it)

Non tutti i proprietari di cani sanno che la mente del loro pet funziona in modo diverso dalla nostra. Il cervello di Fido divide, ogni giorno, quello che è interessante e sensato da ciò che non lo è affatto.

Per l’amico peloso, in pratica, iniziare a fare qualcosa deve avere un senso, un obiettivo, altrimenti è inutile farlo. Se vuoi davvero insegnare al cane a fare una cosa, non devi comandarlo in modo prepotente, obbligandolo e forzandolo, perché sarà vano e lui non lo ripeterà più.

Il caro animale domestico vuole fare qualcosa con una motivazione alla base, altrimenti risulterà per lui difficile, faticoso, brutto, l’esperienza negativa che si cerca di evitare nella sua quotidianità.

Prima di pensare a cosa vogliamo insegnare a bau, dobbiamo capire e trovare tutto quello che può risultare curioso e interessante per lui fare e imparare, in base alla sua personalità e alle sue preferenze ed esigenze. Dobbiamo chiederci: “Fido può ascoltarmi e seguirmi in questo? Presterà la giusta attenzione?”

Bisogna iniziare a pensare dalle motivazioni che può avere il proprio cane, per fare in modo che non pensi a ciò che deve fare come soltanto un dovere, qualcosa che gli viene ordinato da fare dal suo proprietario.

Se vuoi sapere come funziona l’apprendimento del cane sappi che questo si basa, infatti, su tre parametri fondamentali, i quali sono memoria, associazione e motivazione.

Quale può essere una motivazione per Fido? Beh, la lista è lunghissima ed ogni razza canina ha le sue, per cui cominciamo:

  • Territoriale;
  • Predatoria;
  • Protettiva;
  • Sillegica;
  • Esplorativa;
  • Perlustrativa;
  • Ricerca;
  • Competitiva;
  • Corteggiamento;
  • Collaborativa;
  • Comunicativa;
  • Affiliativa;
  • Somestetica;
  • Cinestetica;
  • Epimeletica;
  • Possessiva.

Poiché ogni cane possiede dei tratti caratteriali tipici della sua razza di appartenenza, è opportuno informarsi bene prima di adottarne uno e vedere se possono andare d’accordo con il nostro modo di intendere il quotidiano.

Continuiamo la lettura dell’articolo per saperne di più.

Fido e il suo rifiuto ad ascoltare i comandi: altri consigli

Per far apprendere bene qualcosa al proprio peloso domestico, dobbiamo mettere noi per primi la giusta motivazione e l’entusiasmo necessari per raggiungere tale obiettivo. Dipende tutto dall’approccio che usiamo. Vediamo meglio più avanti.

Il comportamento del cane
Peloso non ascolta il padrone (Unsplash – amoreaquattrozampe.it)

Per fare un esempio classico e chiaro di ciò che intendiamo spiegare sull’apprendimento canino, il gioco del lancio della pallina può aiutare a comprendere. Se io padrone lancio la pallina e Fido la insegue, la prende con la bocca e la porta via con sé, lui non capisce se, riportandola, io la lancerò ancora e se si divertirà di più.

Possiamo usare, quindi, delle tecniche per insegnare la stessa motivazione nel peloso, sempre interagendo con lui nel modo corretto e mostrandoci al massimo delle nostre intenzioni e capacità d’intrattenimento. Non tutte le cose che facciamo con Fido sono corrette, anche se vengono tramandate. Ad esempio, evita di giocare così quando porti il cane all’aperto, perché ci sono troppi rischi per lui e la sua salute.

Se abbiamo intenzione di costruire un rapporto d’amicizia solido e duraturo con il nostro cane, dobbiamo capire le sue reali motivazioni e cercare di soddisfarle il più possibile, per renderlo contento e assicurargli benessere giornaliero.

Si tratta di un percorso da condividere insieme e ciò che si impara vale per il cane quanto per il padrone umano; ci deve essere un consenso motivazionale da parte del pet, tutto ciò che gli si offre deve essere piacevole e positivo da ricordare.

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