Molte volte può capitare che il cane inizi a strusciarsi il sedere a terra. Un comportamento soprannominato “movimento della carriola” che potrebbe anche divertire i padroni ma che in realtà nasconde un fastidio dell’animale. Il prurito anale e/o perianale può essere provocato da diverse cause come la presenza di parassiti, nello specifico gli ossiuri, che conferiscono un forte prurito, potrebbe scaturire da un’ infiammazione, spesso legata ad una diarrea o una dermatite oppure da una forma di stitichezza o eccessiva produzione ormonale ma anche intolleranza alimentare, eccessiva produzione di ormoni fino alla presenza di tumori della ghiandole perianali.
Il prurito può essere anche provocato dall’ingrossamento delle ghiandole paranali: si tratta di due sacchetti ai dell’ano che producono e rilasciano una sostanza maleodorante, che ammorbidisce le feci in modo che il cane le espelli più facilmente. Inoltre vengono impiegate dal cane per marcare il territorio con la sostanza “lubrificante” che il cane può emettere anche quando è molto eccitato.
Di norma queste ghiandole si svuotano al passaggio delle feci e il transito intestinale regolare permette di mantenerle pulite. Tuttavia, quando le ghiandole non si svuotano del tutto, il liquido si accumula e potrebbe provocare un’infiammazione a causa della presenza dei batteri che accresce nel tempo, vi è il rischio di una vera e propria infezione.
I sintomi più comuni nei casi di infiammazioni di ostruzione o infezione delle ghiandole perianali vi sono il movimento della carriola, la tendenza del cane a leccarsi o mordersi sotto la coda, la tendenza a posizionarsi come se dovesse defecare, il cane che non riesce a sedersi, gonfiore e arrossamento della zona attorno all’ano.
Quando si verificano questi sintomi, conviene sempre rivolgersi al veterinario che potrà accertare se si tratta di parassiti o d’infiammazione e stabilire un trattamento adeguato. Nei casi in cui si presentasse un infezione importante potrebbe occorre un intervento chirurgico per rimuovere il materiale infetto e nei casi più gravi, potrebbe anche essere ipotizzato nei casi di recidiva di asportare chirurgicamente le ghiandole.
Oltre alla terapia farmacologica, bisogna fare molta attenzione al fattore della prevenzione, evitando di esporre il cane a pulci o altri tipi di parassiti che potrebbero infestarlo: per cui applicare un buon antiparassitario, pulizia della casa e di tutti i luoghi in cui il cane è solito riposare come anche mantenere la cuccia pulita e disinfettata.