I motivi per cui il cane non ti ascolta possono essere diversi. Impariamo a riconoscere i nostri errori, comunicando con Fido nel modo giusto.
Il cane è l’animale più propenso all’ascolto e di conseguenza all’addestramento e perciò agli ordini. Da sempre scelto come animale da compagnia, da guardia, da protezione e da salvataggio, proprio per questa sua propensione all’obbedienza. Ma ci sono tante situazioni in cui il cane non ti ascolta e questo è causa di altre condizioni, che andremo a scoprire nei prossimi paragrafi.
Potrebbe interessarti anche: Il tipo di addestramento influisce sul legame tra cane e padrone
Motivi per cui il cane non ti ascolta
Spesso pretendiamo cose dal nostro cane che non sono alla sua portata o che magari lo sono ma è il nostro ordine che non è dato nel modo giusto, di conseguenza il cane è confuso e non sa come interpretare la richiesta o semplicemente non la capisce. Qualche volta fa gioco anche la distrazione oltre al malo modo in cui viene formulata la richiesta altre volte invece l’animale non è motivato.
Come abbiamo potuto capire sono diverse le situazioni che determinano i motivi per cui il cane non ti ascolta. In quanto animale seppur molto intelligente e spesso anche empatico nei confronti del suo padrone o comunque della sua famiglia, non riesce comunque a recepire gli ordini e per questo sembra che il cane non ti ascolti. Vediamo di preciso i motivi per cui il cane non ti ascolta in determinati momenti o in particolari situazioni.
Non capisce cosa vuoi
Come prima cosa è assolutamente importante sottolineare che il cane ha bisogno di capire ciò che gli viene chiesto di fare o non fare, attraverso ordini ben precisi, chiari e semplici.
Se la richiesta non viene recepita dal cane è forse perché l’animale non ha assimilato l’ordine in modo corretto e non riesce a metterlo in pratica, di conseguenza in questo caso impartire l’ordine in modo più semplice e ripeterlo più volte in situazioni anche diverse, questa è una delle soluzioni al problema.
Un’altra soluzione è quella di associare le parole a gesti che accompagnano la richiesta in modo tale che l’animale possa associare le parole ad una situazione. I cani come gli esseri umani non sono tutti uguali, ognuno ha i suoi tempi e la sua predisposizione, probabilmente il tuo cane ha solo un modo diverso di apprendere e preferisce i gesti alle parole o magari entrambi. Provare per credere!
Potrebbe interessarti anche:5 semplici modi per addestrare il cane a socializzare con altri cuccioli
Motivazione
La motivazione è un bel argomento per il cane, si perché l’animale va stimolato, sembrerà strano ma il cane è come se si chiedesse perché alla nostra richiesta lui deve per forza obbedire. Ragion per cui ha bisogno di un motivo per poter scattare al nostro ordine.
Ciò che in primis ci viene in mente è quello di donare al nostro amico a quattro zampe un premio in cibo se ha obbedito alla nostra richiesta. Ma il classico biscottino può a volte essere sostituito da tanti bei complimenti e carezze che tanto apprezza il nostro amato Fido, lui sa riconoscere il cambio di tono della nostra voce e sa apprezzare il nostro affetto tanto quanto uno snack di cui è davvero goloso.
Distrazione
La prima fase dell’apprendimento è la più importante, in questa fase ciò che conta è cercare di attirare tutta l’attenzione dell’animale su di noi, eliminando intorno qualsiasi fonte di distrazione, in quanto può risultare più attraente di noi e soprattutto del nostro ordine.
Per un cucciolo in particolare anche un giocattolo o una pozzanghera può essere fonte di distrazione, perciò cerca di isolarti con il tuo amico a quattro zampe per poter stabilire una connessione senza distrazioni tra te e lui, se non farai in questo modo non avrai mai la sua completa attenzione durante la fase di apprendimento e non potrai certo lamentarti del fatto che il cane non ti ascolta.
Potrebbe interessarti anche:Le razze di cani più intelligenti: questi pelosetti sono dei veri geni
Formulazione della richiesta
La formulazione della richiesta fatta al cane è fondamentale come il gli altri punti precedentemente citati. Il modo in cui ci rivolgiamo al cane, le cose gli chiediamo di fare o non fare vengono recepite dall’animale nella maggior parte dei casi, ma quando ciò non accade entra in gioco anche la possibilità che la formulazione della richiesta non sia valida.
Questo perché il cane in essa non recepisce un ordine sincero, percepisce insicurezza nel tono ma non solo anche rabbia o ansia, stress e preoccupazione. Questi sentimenti, nel tono della nostra voce, il cane li percepisce come segnali di insicurezza, inoltre queste percezioni negative fanno concentrare l’animale sullo strato d’animo del padrone e non sull’ordine appena richiesto.
Raffaella Lauretta