Il cane morto dopo anni passati al nostro fianco è qualcosa di terribile. Cosa possiamo fare per superare il dolore?
Un cane non è solo un animale da accudire. Quando entra nella nostra vita diventa a tutti gli effetti un membro del nucleo familiare, e finiamo naturalmente con il ritenerlo tale. Soprattutto se viviamo da soli poi, un quattrozampe diventa la nostra principale compagnia, con cui condividere le nostre giornate. C’è chi si trova a vivere una situazione del genere, di single ‘accompagnato’ da un animale domestico. Generalmente proprio un cane ma anche un gatto, a volte anche più di uno. Nella fattispecie del primo, quando siamo alle prese con la triste situazione di un nostro amatissimo cane morto, è allora che bisogna fare affidamento su tutte le nostre forze e cercare di andare avanti. A volte il lutto può essere difficile da elaborare, proprio perché si instaura un legame forte tra noi e l’animale. E smettiamo di considerarlo tale, elevandolo ad un rango superiore, quasi come se fosse un nostro pari. Negli ultimi tempi sono stati diversi i vip italiani che hanno dovuto fare i conti con la brutta condizione di dover dire per sempre addio al loro amato cane morto.
È il caso ad esempio di Alessandra Amoroso, che qualche giorno fa da Silvia Toffanin a ‘Verissimo’ ha voluto ricordare il suo Buddy, scomparso a 5 anni dopo una lunga malattia. “È stato un compagno, un fratello, un amico. E perché no, anche un figlio”. Ed altrettanto noto è stato quanto vissuto da Antonella Clerici nei mesi scorsi, dopo la scomparsa del suo adorato Oliver. Si trattava di un bel Labrador che era stato con lei per ben 15 anni. “Siamo cresciuti insieme, non avevo figli quando l’ho preso e poi lui è diventato il mio primogenito. Poi è arrivata Mael, la figlia che ho sempre desiderato”. Ed ora c’è Argo. Giorgio Panariello ha condiviso invece il ricordo del suo Zeus. “Gli animali ti danno tanto in silenzio, poi quando se ne vanno per sempre senti un boato”.
Come superare il lutto per il proprio cane morto quindi? Basta semplicemente affidarsi al tempo. Occorre vivere la sofferenza nel ricordo di quanto c’è stato di bello, e piano piano il dolore svanirà, per fare posto alla nostalgia ed alla dolcezza. Poi quando sarà il momento potremo anche pensare di adottare un nuovo amico a quattrozampe. Questo potrà riempire il vuoto che si sarà creato, senza però sostituire nel nostro cuore chi c’era stato prima.
A.P.
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