Se il tuo cane durante la passeggiata morde un altro cane, quando sei costretto a risarcire il danno? Ecco cosa stabilisce la legge.
Sono diverse le norme da rispettare durante la passeggiata con il nostro Fido. Si tratta di regole stabilite per la tutela di tutti, anche del cane medesimo. Purtroppo non sempre basta e talvolta può accadere qualche episodio spiacevole: ad esempio, se il tuo cane durante la passeggiata morde un altro cane, quale dei due proprietari è responsabile? Ecco cosa stabilisce la legge.
La passeggiata, si sa, è uno dei momenti preferiti, insieme a quello della pappa, della giornata di Fido. È un’attività che svolge sempre insieme a te, ed è quella in cui esplora il mondo attraverso il suo olfatto formidabile. Insomma, un vero e proprio momento di relax.
Anche per noi è un momento di divertimento e allo stesso tempo di condivisione con il nostro cane, ma vi sono delle regole che non dobbiamo dimenticare di rispettare, per la tutela degli altri cittadini e per la sicurezza dello stesso Fido, che potrebbe smarrirsi, farsi male o rischiando peggio (soprattutto nelle strade dove transitano le auto), nonché fare danno a qualcuno.
Pertanto, prima della passeggiata dobbiamo munirci dell’immancabile guinzaglio. L’obbligo è stabilito dall’Ordinanza del Ministro della Salute 6 agosto 2013 (la cui validità di 12 mesi è stata prorogata di anno in anno). Il guinzaglio può avere una lunghezza massima di 1,50 metri.
Inoltre non dobbiamo mai dimenticare di portare con noi la museruola: non è necessario farla indossare sempre al cane, ma è fatto obbligo di averla sempre con sé, in modo tale da farne uso alla bisogna.
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A volte può accadere che il cane durante la passeggiata possa avere degli alterchi con altri cani intenti nella stessa attività. Insomma, non solo odori e coccole col proprietario, ma anche qualche abbaio di troppo verso gli altri cani; dipende anche dal carattere del vostro Fido, ma in fondo si tratta di un comportamento piuttosto normale.
Qualche volta però, si passa alle vie di fatto: gli abbai e i latrati reciproci sono solo il preludio ad un’aggressione vera e propria che normalmente viene “sedata” dai rispettivi proprietari, che tengono il guinzaglio e mantengono la giusta “distanza di sicurezza”.
Purtroppo non sempre avviene: può capitare che a causa dell’impeto del cane uno dei proprietari perda il controllo del guinzaglio, lasciando il via libera all’animale, o che semplicemente sbagli a calcolare la distanza; verosimilmente, il cane con può margine di agire può aggredire più facilmente l’altro, potendo anche morderlo e provocargli delle ferite.
Cosa accade in questo caso? Quale dei due proprietari è responsabile? Al fine di risolvere la diatriba non osserveremo certo la questione dal punto di vista dei cani; insomma, l’ordine cronologico delle aggressioni non è un criterio da prendere in considerazione, né può costituire un’attenuante se il cane che ha morso è stato per prima provocato.
Ciò che farà la differenza sarà proprio il rispetto delle norme da seguire durante la passeggiata con il cane da parte dei proprietari: chi dei due non avrà calcolato bene le distanze, o perderà il controllo del guinzaglio, o semplicemente ne avrà uno non a norma di legge (dunque superiore a 1,5 metri) dovrà risarcire l’altro.
D’altronde è bene rammentare che, a norma dell’art. 2052 c.c., il proprietario (o chi ne ha la custodia in quel momento) è responsabile dei danni cagionati dall’animale, a meno che non provi il caso fortuito.
Che cos’è il caso fortuito? Si tratta di un evento eccezionale e dunque imprevedibile, che libera dalla responsabilità il proprietario del cane (ad esempio quando lo stesso perda il controllo del guinzaglio a causa di un fulmine, che faccia spaventare il cane in modo tale da esercitare una pressione incontrollabile per la persona).
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Antonio Scaramozza
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