I cani meticci vivono di più rispetto ai cani di razza? Dipende tutto dalla taglia? Ecco cosa cambia tra un meticcio di grande, media o piccola taglia.
E’ triste da accettare ma purtroppo, prima o poi, si dovrà fare i conti con l’età e con la morte dei nostri amati amici a quattro zampe. Ma da cosa può dipendere la loro longevità? E’ una questione di razza o di dimensione? In questo articolo proveremo a togliere il dubbio a chi magari sta scegliendo un cane da adottare e sta valutando anche questi fattori.
Una vecchia storia popolare raccontava che i cani meticci vivessero più dei cani di razza, perché questi ultimi erano troppo abituati alla ‘comoda vita’ in appartamento e poco inclini a sopportare la dura quotidianità della strada, come spesso accade ai meticci. Oppure si diceva ancora che i cani meticci, che hanno in sé geni di diverse razze, sviluppassero una migliore resistenza a malattie e morti precoci. Sebbene sia vero che ci siano razze di cani più predisposte di altre, è importante sottolineare che non vi è una ‘legge’ che stabilisce razze più o meno a rischio.
Come spesso accade in queste diatribe, è un’ottima idea affidarsi alla scienza. L’Università della California ha condotto degli studi incrociati tra cani di razza e cani meticci, pubblicati da uno dei suoi maggiori portavoce, Jarod Bell. Egli sostiene che in cinque anni di studio non si sono rilevate sostanziali differenze tra cani di razza e cani meticci: i primi infatti sono colpiti dalle medesime malattie degli altri.
Per quanto riguarda quelle razze ‘create in laboratorio’, ovvero gli animali nati dall’accoppiamento di determinate razze possono sviluppare determinate malattie più facilmente di altre. In particolare si fa spesso l’esempio di Labrador e Barboncino: una volta uniti i geni di queste due razze è facile che il cagnolino nato dalla loro unione sviluppi la sindrome di Addison. Essa unisce i ‘punti deboli’ di entrambi: la debolezza corticosurrenale dell’uno e la displasia dell’anca dell’altro.
C’è una particolare analisi del DNA e cromosomi che consente di calcolare il livello di rischio. Basterà prelevare un piccolo campione di sangue e si avrà una risposta più o meno affidabile sul livello di rischio dell’incrocio.
Generalmente un cane frutto dell’unione di due razze diverse può vivere dai 16 ai 20 anni di età. Naturalmente non può essere solo questione di genetica, ma anche delle condizioni nelle quali è costretto a vivere. E’ importante che segue una dieta equilibrata, che si faccia attenzione ai cibi assolutamente da evitare, che le condizioni di vita siano sempre favorevoli.
Che i meticci abbiano un’intelligenze più acuta dei cani di razza non sembra essere un falso: hanno di certo un maggiore spirito di adattamento e riescono a fronteggiare meglio dei loro ‘simili’ di razza le impervie condizioni ambientali e di vita. Per quanto riguarda le malattie abbiamo già detto che vi sono alcuni incroci ‘pericolosi’ per lo sviluppo di particolari malattie, ma pare che corrano un rischio minore di sviluppare determinate patologie di cui soffrono i cani di razza.
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Ogni cane è una storia a sé quindi non è possibile stabilire con certezza quale sarà il suo carattere, il suo temperamento, tanto meno la durata della sua vita. E’ naturale che negli anni si siano fatte ricerche più approfondite sulla vita media dei meticci, con particolare attenzione alla loro taglia.
La piccola taglia indica che il cane non superi (da adulto) i 10 kg. Pare che le aspettative di vita per questi cani siano le più alte, tanto è vero che si parla di circa 13 o 14 anni di età media.
Quelli appartenenti alla categoria di ‘taglia media’ hanno un peso che oscilla tra i 10 kg e i 25 kg. Qui le aspettative di vita sono più basse rispetto ai loro simili di piccola taglia e, sebbene vi siano eccezioni, purtroppo non molti riescono a superare i 12 anni di età.
I cani più grandi hanno un rischio maggiore di sviluppare malattie e patologie mortali, tanto è vero che la loro prospettiva di vita non supera i 10 anni. Sebbene la loro stazza che varia dai 25 kg ai 45 kg suggerisca l’idea di forza, purtroppo a quanto pare essa è direttamente proporzionale al livello di rischio di mortalità.
E’ naturale che ogni cane abbia una sua particolare predisposizione al rischio di sviluppare malattie ma di solito vi è un’età media per determinate razze di cani. Quindi se siete in procinto di adottarne uno è bene informarsi sulle prospettive di vita media di alcune tra le razze più diffuse.
7-10 anni: Alano, Terranova, Cavalier King Charles Spaniel
9-11 anni: San Bernardo, Bloodhound, chow chow, Boxer
10-13 anni: Airedale Terrier, Dalmata, Scottish terrier, Golden Retriver, Pastore tedesco
12-15 anni: Beagle, Collie, Dobermann
14-16 anni: Cocker Spaniel, Setter inglese, maltese, barboncino, Yorkshire e Shnauzer
15-18 anni: Barboncino nano, bassotto e Chihuahua.
Per quanto sia impossibile prevedere con certezza la vita media di un cane, purtroppo quando un cane muore, è sempre un’esperienza terribile che coinvolge tutta la famiglia.
F.C.
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