Due cercatori di funghi hanno trovato un cane malnutrito legato ad un albero nei boschi del savonese: i dettagli della vicenda.
Durante l’estate il numero di abbandoni di animali domestici aumenta vertiginosamente. D’altronde quello dell’abbandono è un reato, purtroppo, piuttosto semplice da compiere, dato che è perpetrato nei confronti di chi non può testimoniare contro il proprio aguzzino. L’ultimo episodio nel savonese, dove due cercatori di funghi hanno trovato in un bosco un cane malnutrito legato ad un albero.
La vicenda
L’hanno trovata legata ad un albero, in evidente stato di malnutrizione.
Così due cercatori di funghi, nei boschi del savonese, nel comune di Roccavignale, hanno salvato la vita di una piccola meticcia, di età di un anno e mezzo circa.
Al momento l’animale ha trovato temporaneamente ospitalità presso un affidatario, dove avrà tempo di riprendersi e trovare una famiglia tutta per sé. Molto difficile, se non impossibile, risalire all’autore del gesto, punibile ai sensi dell’art. 727 cp (Reato di abbandono di animali).
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Reato di abbandono: cosa rischia il colpevole
A norma dell’art. 727 cp commette reato di abbandono di animali chiunque abbandoni animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività.
La pena è quella dell’arresto fino ad anno, o un’ammenda che va da 1000 a 10000 euro. Alla stessa pena soggiace chi detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, che sia fonte per essi di gravi sofferenze.
A giudicare dallo stato in cui l’animale è stato ritrovato, si può ragionevolmente supporre che sia stato abbandonato da diverse settimane. È piuttosto improbabile poter risalire al colpevole facendo affidamento al microchip (la cui inoculazione, si ricorda, è un obbligo) né far conto immagini riprese da telecamere, dato che l’abbandono è avvenuto nel bosco.
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Si ricorda altresì che la nozione del reato di abbandono è notevolmente variata nel corso del tempo, giacché la Cassazione ha ampliato il novero delle condotte penalmente rilevanti. Ad esempio commette reato di abbandono anche chi non si attivi concretamente nella ricerca dell’animale, anche laddove si sia smarrito da solo.
È altresì abbandono affidare il cane ad una persona che non è in grado di prendersene cura (come chi affidi l’animale domestico al proprio figlio minore); così come commette tale reato, dato il secondo comma dell‘art. 727 cp, chi lascia il cane da solo in giardino, senza un riparo da sole ed intemperie e senza curarsi del suo stato di salute.