Come si chiama il famosissimo cane de Il mago di Oz? il suo nome è Toto, in alcune traduzioni italiane lo ritroviamo come Totò. Scopriamo qualcosa in più su questo personaggio.
Il meraviglioso mago di Oz (The Wonderful Wizard of Oz), spesso abbreviato in Il mago di Oz, è un romanzo per ragazzi di Frank Baum pubblicato per la prima volta a Chicago il 17 maggio 1900. Il libro racconta le avventure di una bambina di nome Dorothy, orfana di entrambi i genitori, che insieme al suo cane Toto vengono stati spazzati via da un tornado che colpisce il Kansas dove abitava con gli zii. Da qui iniziano le avventure dei due protagonisti attraverso il Paese dei Ghiottoni, la città di smeraldo, il paese dei gialloni gli incontri con il grande e temibile Oz, la strega cattiva dell’ovest quella buona del sud prima del ritorno nel Kansas.
Il meraviglioso mago di Oz ottenne un successo mondiale tanto da essere tradotto in circa cinquanta lingue diverse e in alcuni casi l’opera venne rimaneggiata per adattarsi meglio alla cultura locale (ad esempio le versioni hindu o russa). Il libro ha inoltre ispirato adattamenti in teatro, al cinema, in televisione, fumenti ma anche citazioni in ambito musicale e videogiochi.
Cosa sappiamo di Toto, il cane del mago di Oz
Ora concentriamoci sul peloso a quattro zampe, il famoso Toto.
Toto (in alcune traduzioni italiane come Totò) è un cagnolino nero dal temperamento vispo e irrequieto. Dorothy Gale, la sua padroncina, è molto legata al cane poiché lui è l’unico in grado di farla ridere nel grigio Kansas. La bimba, orfana, vive con la zia Emma e con lo zio Henry nella fattoria quando un giorno un tornado solleva la casa di famiglia: proprio per colpa di Toto (che ha il vizio di scappare) la bimba non riesce a seguire la zia nel rifugio sotterraneo e per questo lei e il cane vengono sbalzati dal ciclone nel regno di Oz.
Baum non ha indicato specificamente la razza di Toto ma ha scritto “era un cagnolino nero con lunghi capelli setosi e piccoli occhi neri che brillavano allegramente su entrambi i lati del suo naso buffo e minuscolo”.
Nel film del 1939 diretto da Victor Fleming con Judy Garland nei panni di Dorothy il cane che interpretò Toto era di razza cairn terrier. Il cane attore non era un lui, ma una lei di nome Terry. Per il suo ruolo nel film ricevette 125 dollori a settimana raccimolando recensioni entusiasmanti per le sue performance (pensate che il suo compenso era superiore a quello di alcuni attori umani che ricevevano da 50 a 100 dollari a settimana).
Durante le riprese della pellicola l’attrice Judy Garland si affezionò così tanto al cane da chiedere al proprietario di volerlo adottare: la proposta venne però rifiutata dal proprietario. Il proprietario e allenatore, dopo il successo de Il mago di Oz, cambiò il nome del cane da Terry a Toto. Inoltre dopo la fine del film Terry divenne una delle star canine hollywoodiane dell’epoca ed ebbe una radiosa carriera cinematografica girando in tutto 13 film. Morì all’età di 11 anni e Willard Carroll scrisse la sua “autobiografia”, I, Toto (2001).
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C’è una curiosità legata alle riprese: si narra che la cagnolina venne involontariamente calpestata da uno degli attori che interpretava una guardia della strega e quindi la produzione fu costretta a sostituire per due settimane la star pelosa da un altro cane.
Inoltre un gruppo attivo di fan di Toto e Terry ha finanziato un memoriale per ricordare la dog star all’Hollywood Forever Cemetery.
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Nel film Disney del 1985 Return to Oz, Toto è stato interpretato da una femmina Border Terrier di nome Tansy mentre la versione cinematografica del 1978 di The Wiz presentava uno Schnauzer grigio scuro nei panni di Toto.
Toto è stato ampiamente riconosciuto come uno dei cani più famosi nei film e in televisione. La rivista Time nel 2015, ad esempio, ha inserito Toto nella lista de “I cani più famosi nei film e nella televisione“.
A proposito di animali sul set: per la scena del cavallo alla Città di Smeraldo che cambia colore vennero utilizzati diversi cavalli colorati con cristalli di gelatina. Queste scene furono girate in fretta visto che la produzione temeva che i cavalli cominciassero a leccarsi la gelatina. Invece il corvo che si posa sullo Spaventapasseri venne interpretato da Jimmy the raven, un esemplare di corvo imperiale che apparve in diversi film di quell’epoca.