Pensi sia meglio far dormire il tuo cane in casa o fuori, in giardino? Ci sono pro e contro in entrambi i casi, da considerare bene.
Non tutti hanno la possibilità di scegliere dove far dormire il proprio cane. C’è chi vive in un appartamento di città e non può offrire al cane la possibilità di uno sfogo esterno. Nessun timore. Il cane ha solo bisogno di stare vicino al padrone e sarà felice comunque. Basta portarlo fuori, fargli fare attività fisica e il gioco è fatto.
Cane dentro o fuori casa?
In altre circostanze, alcune famiglie hanno lo spazio all’esterno, un giardino o un cortile dove poter far uscire il cane. La domanda sorge spontanea. Ovvero, il cane sta meglio fuori o dentro casa?
La priorità deve essere il benessere dell’animale. Ovvero, al cane deve essere garantita una condizione in cui sono soddisfatte le sue necessità .
Le necessità di questi pelosetti spaziano dall’alimentazione, la cura, l’attenzione, l’affetto, la socializzazione e la possibilità di fare i loro bisogni almeno due o tre volte al giorno.
Ma quando parliamo di vita dentro o fuori casa, si tratta di due stili di vita dell’animale ben distinti ognuno con i suoi pro e i suoi contro. Scopriamo quali sono.
Il cane che vive all’esterno della casa
Il cane è felice all’esterno perché ha molti svaghi e interessi. Rumori di vario tipo, odori, possibilità di fare più movimenti, scavare buche e dormire al sole.
In alcune zone, soprattutto quelle di campagna, nella maggior parte dei casi, il cane dorme all’esterno di casa. Sia per fare la guardia che per proteggere il bestiame.
Ovviamente, il cane è felice in campagna, all’aperto dove può sia vivere in branco con altri cani in un ambiente naturale che interagire con altre specie, come galline, papere, gatti, pecore o cavalli.
Il cane in tal caso non soffrirà di solitudine e avrà sicuramente meno patologie legate all’ansia da separazione quando si assenta il padrone.
Tuttavia è giusto ricordare alcune elementi. Ovvero, il cane non può essere lasciato incustodito. L’omessa custodia di un animale è un reato amministrativo, punibile con una sanzione.
Il proprietario ha l’obbligo di custodire il cane e di proteggerlo da qualsiasi tipo di fuga, garantendo un recinto idoneo.
Come legare con il cane fuori casa?
Il cane tende a vivere in simbiosi con il padrone. Se viene trascurato il legame affettivo, le attenzioni rivolte all’animali e se non si ritagliano dei momenti da riservare al gioco o ad una passeggiata, il cane potrebbe lentamente “inselvatichirsi”.
Ovvero, tende a creare una distanza con il padrone al quale tenderà a disubbidire.
Il cane potrebbe inoltre diventare territoriale e di conseguenza potrebbe comportarsi in modo aggressivo e anche pericoloso se nei confronti del padrone che degli ospiti.
In tal senso è fondamentale continuare a mantenere un legame con l’animale che dovrà essere curato e al quale dovranno essere sempre date attenzioni.
Far vivere Fido fuori casa: consigli
Al di là delle necessità affettive del cane ci sono molti accorgimenti da prendere quando si decide di far vivere il cane fuori casa.
- assicurare un recinto a prova di fuga;
- il cane deve avere sempre la ciotola dell’acqua a disposizione e deve mangiare almeno una volta al giorno;
- garantire al cane una copertura idonea dove ripararsi in caso di intemperie, dal vento o dal freddo;
- assicurarsi che l’animale non sia sempre da solo, integrando anche un altro esemplare;
- mantenere pulita l’area in cui permane il cane per evitare infestazioni di parassiti;
- avere accortezza nella cura della salute del cane, provvedendo alle vaccinazioni e agli antiparassitari nelle stagioni più a rischio.
Bisogna inoltre considerare che ci sono alcune razze di cani più resistenti al freddo e che possono stare all’esterno più facilmente.
Nella maggior parte dei casi, anche razze di cani da guardia essendo molto intelligenti hanno bisogno di stimoli e interazioni.
Cani come il Pastore Tedesco, il Dobermann o il Pastore Belga devono fare attività fisica, interagire con il padrone, devono essere stimolati, altrimenti rischiano di sviluppare problemi del comportamento.
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Far vivere il cane dentro casa
Avere un compagno a quattro zampe in casa comporta una riorganizzazione della vita, delle abitudini e anche a volte degli spazi.
Un animale da compagnia porta numerosi benefici nella vita delle persone, dona allegria ogni giorno e spensieratezza. Il cane dentro casa partecipa alle attività quotidiane del padrone e la convivenza porta di conseguenza ad un legame molto forte.
Inoltre, si crea una simbiosi e uno scambio che difficilmente si potrà ottenere con il cane all’esterno. L’importante è avere pazienza ed essere coerenti nell’educare il cane che si dovrà abituare ai ritmi della famiglia.
Sarà inoltre più facile tenere sotto controllo la sua salute. Avendolo sott’occhio un padrone si accorge subito se il cane sta male. Accarezzandolo potrebbero emergere più facilmente al tocco, cisti, gonfiori di vario tipo.
Ci sono però alcuni inconvenienti da ricordare:
- il cane sporca e perde i peli;
- ha bisogno di una cuccia dove riposare tranquillamente, preferibilmente in un luogo tranquillo ma non isolato;
- deve uscire tre volte al giorno, la mattina, il pomeriggio e la sera;
- deve essere mantenuto pulito soprattutto quando piove e da fuori entra in casa;
- il cane può distruggere le cose, mordicchiarle o rovinare tappeti, soprattutto quando è un cucciolo.
L’ideale sarebbe garantire al cane una vita sia all’esterno che all’interno della casa. Ovvero, che il cane, laddove ci sono delle possibilità abbia accesso sia fuori che dentro casa.
In ogni caso, molti esperti concordano che il rapporto con un cane in casa è ideale.
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Redazione
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