Anche se pensiamo di conoscere tutto sul nostro cane e la domanda potrà sembrare assurda. Ma il cane ha l’ombelico? Scopriamolo insieme.
Come ha origine l’ombelico? Nasce dal cordone ombelicale, un piccolo “tubo” organico la cui funzione è di trasportare ossigeno e sostanze nutritive alla prole durante il periodo di gestazione. Dopo la nascita, questo simil tubo, ossia il cordone viene tagliato o cade nel giro di pochi giorni, poiché la sua non è più una funzione necessaria.
Il luogo in cui il cordone era attaccato, lascia un segno che noi conosciamo come ombelico. Non tutti gli animali hanno un ombelico e nemmeno tutti i mammiferi mantengono questa parte dell’anatomia. Solo i mammiferi vivipari della placenta hanno l’ombelico, fra questi sono inclusi anche cetacei come delfini e balene.
Quindi come l’uomo anche questo gruppo di animali, quando sono feti e si trovano all’interno dell’utero materno, sono alimentati con i nutrienti e l’ossigeno necessari attraverso il cordone ombelicale, che li collega alla madre.
Nei mammiferi ci sono solo alcune eccezioni di animali che non hanno l’ombelico, come per esempio l’ornitorinco, che depone le uova e, quindi, non ha un cordone ombelicale o anche i marsupiali come i koala e i canguri, che hanno un cordone ombelicale ma si stacca quando sono ancora all’interno del marsupio, quindi raramente si verificano cicatrici. Ma la nostra domanda è ma il cane ha l’ombelico?
La verità è che nonostante questi animali vivano con esseri umani da migliaia di anni e sappiamo quasi tutto sui nostri amici a quattro zampe, ci sono ancora molte persone che non sanno se il cane ha l’ombelico o no. La risposta è si, ma normalmente l’ombelico del cane non è visibile a causa dello strato di peli che lo circonda.
Ecco perché molti proprietari di cani si chiedono se il cane ha un ombelico. Dopo il parto, la madre dei cuccioli taglia gradualmente il cordone ombelicale, nella maggior parte dei casi mangiandolo. Quindi, il residuo si asciuga nel corpo dei cuccioli e poi cade, questo processo richiede alcuni giorni.
Le settimane seguenti, la pelle inizia a guarire al punto che è difficile individuare il luogo in cui si trovava il cordone. In alcuni casi, accade che la madre tagli il cordone molto vicino alla pelle e questo genera una ferita. In questo caso, ti consigliamo di portare immediatamente il cucciolo dal veterinario. In quanto sarà necessario determinare se la lesione guarirà da sola o se sarà necessario un intervento chirurgico.
Il cane ha l’ombelico nello stesso posto degli umani. Cioè, tra i genitali e l’area pettorale. Tuttavia, è normale che non lo si localizzi ad occhio nudo, poiché è normalmente coperto da uno spesso strato di peli. A seconda dei problemi che si sono potuti verificare nel momento in cui il cordone ombelicale si è staccato, l’ombelico può essere voluminoso o in “rilievo”. In questi casi, la sua posizione sarà molto più semplice da individuare.
Purtroppo all’ombelico del cane sono legate probabili malattie, come le ernie. Un’ernia nel cane si forma quando un organo o parte di esso si espande fuori dalla cavità che dovrebbe contenerlo. Ossia un contenuto interno all’organismo, formato principalmente da muscoli e grasso, si orienta verso l’esterno.
Questa precipitazione dà luogo a grumi lisci, che di solito sono visibili e morbidi al tatto. Le ernie possono svilupparsi in tutte le regioni del corpo e a seconda si dove si posizione determina il suo nome. L’ernia ombelicale, per esempio, appare nell’ombelico. Inoltre, possono avere dimensioni diverse ed evolversi in base all’organismo dell’animale.
In ogni caso, è necessario l’intervento di uno specialista e trattamento adeguato da parte del veterinario. Le ernie nel cane si verificano a causa di difetti o malformazioni congenite, che si generano al momento del parto. In questi casi, sono chiamati ernie congenite. Durante la gravidanza del cane, il cucciolo riceve tutti i nutrienti attraverso il cordone ombelicale e questo comporta anche un legame all’organismo della madre.
Una volta partorito la madre spezza a morsi il cordone, il quale lascia una ferita che poi si rimargina. Quando questa cavità non si chiude completamente, questo piccolo spazio può consentire la formazione di un’ernia ombelicale. I grumi a seguito di un’ernia ombelicale possono avere dimensioni diverse ed evolversi in modi diversi in ciascun animale.
Pertanto, quando si osserva una protuberanza sul corpo del cane, è consigliabile andare rapidamente alla clinica veterinaria. Quando si tratta di un cucciolo con una piccola ernia, il veterinario di solito sceglie di attendere che il paziente compia sei mesi.
Se il cane ha più di sei mesi o è già adulto, il trattamento dipenderà fondamentalmente dalle caratteristiche dell’ernia. Molte volte le ernie non sono pericolose e non rappresentano un rischio per la salute dell’animale. In questi casi, oltre al controllo regolare, al massimo si potrebbe valutare la chirurgia estetica.
Raffaella Lauretta
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