I nostri amici a quattro zampe possono essere addestrati per il loro fiuto come cane guida per epilettici: ecco cosa sapere.
Fido è un compagno fedele e affettuoso per i membri della nostra specie. Il suo aiuto è importante in numerose aree di intervento: dai cani salvavita in mare ai pelosi poliziotto. Non solo: l’ausilio di questi animali è fondamentale anche nell’individuazione di numerose patologie. Vediamo insieme chi è e come interviene il cane guida per epilettici.
Come Fido individua numerosi tipi di malattie
Il cane fiuta il tumore: per questo, sono stati avviati negli ultimi anni numerosi studi sperimentali per la diagnosi precoce dei tumori grazie all’olfatto dei cani.
Questi animali sanno riconoscere molte malattie e sono ormai indispensabili per determinati percorsi di riabilitazione tramite la pet therapy, riconosciuti dal Ministero della Salute.
Non solo cani guida per i non vedenti o cani da supporto emotivo.
Le nuove frontiere della medicina stanno facendo ricorso al cane in diverse situazioni come ad esempio nella prevenzione di crisi ipoglicemiche e iperglicemiche per le persone affette dal diabete. Infatti, grazie al loro olfatto i cani prevengono le crisi dei diabetici.
A dirla tutta, in molti casi, i cani arrivano in un punto dove si ferma l’effetto del farmaco. Per questo si sono rivelati molto utili alla scienza.
Le diverse utilità del cane si sono così rinnovate nel XXI secolo. Dal cane pastore, al cane da guardia si è passati al cane guida, al cane da supporto emotivo fino al cane addestrato a prevenire le crisi di vario tipo come gli attacchi di panico o nello specifico le crisi epilettiche.
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Cane guida per epilettici: chi è
Un ruolo sempre maggiore al fianco dell’essere umano spetta al cane, per cui questo peloso si rivela anche in epoca 2.0 il migliore amico se si vuole parlare d’interazioni.
A ribadire il concetto ci pensano le “nuove professioni” per cui Fido si rivela incredibilmente portato.
Tra queste, rientra il cane guida per epilettici. Infatti, le doti di questo animale sono state declamate nel corso di un convegno svoltosi a Padova.
Durante l’evento i medici hanno affrontato l’epilessia, ricordando che si tratta della patologia neurologica più diffusa in Italia che colpisce mezzo milione di persone, con 30mila nuovi casi l’anno.
Oltre a presentare nuovi farmaci a base di derivati della cannabis come terapia, è stato ricordato come i cani siano in grado di riconoscere l’arrivo imminente di una crisi epilettica e di avvertire così il padrone e quanti gli stanno attorno.
Offrire una vita migliore alle persone affette da epilessia è l’obiettivo principale dei medici. Pur riconoscendo gli effetti dei farmaci di ultima generazione è impossibile sostituire il ruolo degli animali nelle terapie neuro-motorie e il loro intuito di fronte ad una crisi.
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Cane guida per epilettici: come interviene
Ogni specie animale ha un effetto benefico per una determinata patologia.
Strade alternative come terapie con delfini, con i cavalli o con altri animali portano a dei miglioramenti per la salute della nostra specie.
Nel caso dell’epilessia, niente può sostituire il cane. Nello specifico razze come Labrador o Golden Retriever se vengono addestrate sanno cogliere i segnali in modo precoce di un attacco epilettico.
Infatti, secondo quanto evidenziato dalla scienza, i cani riescono a percepire un aumento della sudorazione del malato.
In tal modo, avvertono il paziente in anticipo, contribuendo a ridurre situazioni a rischio o addirittura aiutandolo ad evitare la crisi.
Inoltre, durante la crisi, il cane guida lecca insistentemente gli epilettici sul viso, chiedendo aiuto e proteggendoli fino all’arrivo dei soccorsi.
L’azione di Fido riduce gli attacchi di panico stando al fianco dei pazienti e infondendo in loro maggiore serenità.
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C.D.