Il tuo cane fa i dispetti? In realtà non è così, non compie azioni per darti fastidio o provocarti, ma per altre ragioni… Indaghiamo insieme su certi comportamenti “dispettosi” di Fido
Uno dei grandi errori che fa l’uomo è la cosiddetta antropomorfizzazione, ossia l’assimilazione all’uomo di tutti i comportamenti, le modalità interattive e i bisogni psico-fisici presenti negli animali. Questa parziale visione della realtà porta a delle percezioni e convinzioni errate da parte nostra, con una interpretazione non corretta di alcuni comportamenti canini, letti in chiave umana. In questo modo, si azzera la reale portata comunicativa del gesto, con spiacevoli fraintendimenti.
Capita quindi di pensare che i nostri cani ci stiano facendo dei dispetti quando fanno la pipì in casa, distruggono oggetti o rovesciano la spazzatura, ma non è così: lo dice la scienza. E’ infatti una questione di composizione del cervello: nella loro mente non c’è spazio per la malignità o per il danno arrecato in maniera intenzionale e questo esclude che possano agire per fare dispetto a noi o a qualche altro animale.
In questo articolo sveliamo le reali ragioni per certi comportamenti solo apparentemente “dispettosi” del nostro fedele amico.
Un cane può essere dispettoso?
Sfatiamo subito questo mito: il cane non fa dispetti, o quantomeno non nel senso umano dell’espressione.
Noi umani abbiamo la convinzione che sia così per la nostra tendenza ad umanizzare gli atteggiamenti degli animali. Questo è un nostro grande sbaglio e, tra l’altro, rientra tra i comportamenti che il cane odia di più del suo padrone.
Anche quando abbracciamo Fido o proviamo a dargli dei baci, in realtà, stiamo sbagliando, perché l’abbraccio non piace ai cani, in quanto nel loro linguaggio è quanto di più simile esista a una monta. Non c’è per lui un’equivalenza abbraccio-affetto, come nella lingua dei primati, così stenterà ad apprezzarlo e probabilmente ne sarà infastidito.
Allo stesso modo, siamo portati a interpretare alcuni atteggiamenti che i cani mettono in atto come dei veri e propri dispetti nei nostri confronti, ma è sbagliatissimo. Riprendendo la definizione dell’enciclopedia Treccani, la quale definisce un dispetto come un “atto compiuto espressamente e con malignità per far dispiacere altri, per irritare o procurare danno”, possiamo affermare con certezza che questo non potrà mai riguardare un cane, poiché a lui manca l’area del cervello che lo porterebbe ad agire con malvagità o cattive intenzioni.
Fido non farà mai una cosa sbagliata in maniera consapevole e con la piena intenzione di farci dispiacere o arrabbiare, perché questo è del tutto fuori dalla portata della sua mente.
Il cane è un animale estremamente intelligente, lo sappiamo, ma sarebbe un errore pensare che possa ragionare da uomo e non da cane: vive nel presente, può ricordare il passato ma non ha la cognizione del futuro, non è cioè in grado di legare un’azione o un comportamento a qualcosa che è proiettato in un tempo che deve ancora arrivare.
Perciò, è assolutamente incapace di concepire e tanto meno programmare una vendetta. I cani, come i bambini, imparano che “è giusto” ciò che va bene per i loro umani e che “è sbagliato” quello che ai loro padroni è sgradito, ma non farà mai il salto mentale di fare una cosa sbagliata consapevolmente.
Ciò che non è corretto è la nostra tendenza ad attribuire a Fido sentimenti e comportamenti che non gli appartengono, rischiando in questo modo di danneggiare l’educazione e il rapporto di fiducia e comprensione con lui, non riconoscendo i reali motivi delle sue azioni.
I comportamenti dei cani considerati “dispettosi”
I comportamenti che comunemente vengono considerati come dei dispetti sono:
- la distruzione di mobili/oggetti quando il cane è solo in casa
- la sparizione di oggetti (“ci ruba le cose”)
- le deiezioni in casa, sporcando in determinati punti
- i vocalizzi, come il forte abbaiare o l’ululato in nostra assenza
Dopo aver fatto uno di questi guai, è probabile che il cane abbia la faccia “colpevole” al nostro rientro: sta con le orecchie basse, ha lo sguardo rivolto altrove, è nella sua cuccia o nascosto sotto qualche mobile. Non lo fa perché si sente in colpa o è pentito, ma semplicemente perché ha paura di una nostra reazione e prova a tranquillizzarci.
l cani percepiscono immediatamente quando siamo arrabbiati con loro, sanno leggere il tono della nostra voce, il linguaggio posturale e collega quei segnali a una punizione o a un rimprovero. Il problema è che non collegano minimamente il nostro atteggiamento arrabbiato al disastro che hanno combinato in precedenza, avendo la sensazione di essere puniti ingiustamente e senza un reale motivo.
Ma allora perché Fido mette in atto questi comportamenti che ci sembrano dispettosi?
Il cane fa i dispetti: le reali motivazioni
Queste azioni interpretate erroneamente come dispetti da parte del nostro cane sono in realtà l’espressione di una sofferenza, di un problema comportamentale noto come ansia da separazione. Il cane non è in grado di sopportare la mancanza della figura di riferimento e si dispera, come farebbe un cucciolo che in tenera età viene allontanato dalla madre. In un adulto, tuttavia, questo comportamento non è normale e diventa una vera patologia: un cane deve poter stare da solo per un certo lasso di tempo durante la giornata, senza vivere questa distanza come un problema insopportabile.
L’ansia da separazione è purtroppo una seria problematica medica: l’animale si sente estremamente sotto stress, va in ansia e distruggere e masticare sono, per lui, delle azioni con effetti rilassanti e una funzione ansiolitica. Allo stesso modo, anche la pipì è uno strumento attraverso il quale Fido si libera dallo “stress” di essere rimasto solo.
In ogni caso, punire il nostro cane è assolutamente controproducente: se già vive un disagio di base perché soffre la nostra assenza e il tempo del distacco, starà doppiamente male quando torneremo da lui arrabbiati, andando ad aumentare l’ansia all’uscita successiva.
La soluzione di questo problema comportamentale del cane è spesso complessa e di lunga durata: è necessario rivolgersi a un veterinario comportamentista per iniziare una terapia mirata e, a volte, nei casi più estremi, potrebbe esserci bisogno di una terapia farmacologia di sostegno.
Non per forza, tuttavia, deve esserci un serio disturbo dietro a queste azioni dispettose. Spesso potrebbero essere semplicemente dei tentativi da parte di Fido di attirare la nostra attenzione.
Il cane è molto abile ad addestrarci. Quando capirà che, rubando un calzino, avrà la possibilità di dare inizio a un divertente gioco all’inseguimento per tutta casa con un tira e molla finale, sicuramente sarà portato a farlo di nuovo. Se agendo in quel modo è riuscito ad avere tutta la nostra attenzione e a giocare con noi, perché non ripetere l’azione alla prossima occasione, magari con qualcosa di ancora più valore per noi, per avere una reazione ancora più immediata da parte nostra?
Insomma, Fido non agisce per dispetto: alla base dei suoi atteggiamenti c’è una logica specifica, diversa da quella umana, che lo porta a comunica con noi a suo modo, con un particolare linguaggio canino.
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