Le cose da non fare al cane, gli atteggiamenti e situazioni negative da evitare, nel rispetto del nostro amico a quattro zampe.
Il rispetto verso gli altri è la prima cosa e per altri ci riferiamo a quelli che sono i nostri animali e quelli altrui. Con la parola rispetto si intende la volontà di astenersi da atti offensivi o lesivi verso qualcosa o qualcuno e in questo caso, in questo articolo andremo a trattare le cose da non fare al cane per far si che gli venga riconosciuto quel rispetto di cui parliamo.
Per “cose da non far al cane” intendiamo quegli atteggiamenti che possono essere di maltrattamento anche se involontario, diseducativi o inadeguati e perciò tutto ciò che può danneggiare il cane, fisicamente e psicologicamente.
Il cane è una creatura fantastica di indole docile, quasi mai aggressivo se non istigato a tale atteggiamento, sempre pronto a supportarti e sopportarci, ci resta accanto nei momenti più difficili ed è sempre pronto a giocare con noi regalandoci un po’ della sua vivacità.
Questi e tanti altri bei motivi per restituirgli tanto amore e rispetto. Ragion per cui, riteniamo alcuni punti, importante conoscerli, per poter così evitare anche inconsapevolmente di poter creare un disagio o un danno all’animale.
Primo fra tutti fra le cose da non fare al cane abbiamo l’isolamento. Isolare il cane è un gesto di maltrattamento, il cane ha bisogno essendo un animale sociale, di condividere spazi, giochi e tempo con altri animali e anche con la propria famiglia umana. Negargli questa cosa è una vera e propria cattiveria, lasciarlo in giardino, chiuderlo in una stanza, chiuderlo su una terrazza è un atto disamorevole, di cui l’animale ne soffrirà. Per il cane il gruppo ha più valore di se stesso, non poterne fare parte lo distrugge.
Il cane è un elemento della famiglia e questo è fuori discussione, spesso viene trattato a pari di un figlio, ma questo non deve far dimenticare che abbiamo a che fare comunque con un animale, il quale non sempre ha la lucidità e soprattutto non segue un ragionamento per cui riconoscere in tempo il momento in cui non deve reagire a ciò che gli viene fatto.
Un esempio su tutti è togliergli la scodella mentre mangia. In questa occasione il cane preso dalla foga di nutrirsi, (sempre con quella voracità che sembra non mangi da una vita) nel vedersi sottrarre da una mano ignota in quel momento, la sua ciotola, potrebbe avere una reazione non del tutto sua, e che comunque non ci aspettiamo dal nostro amico a quattro zampe, che in quel momento è intento a dimostrare il possesso della sua ciotola e del suo territorio.
Il cane è predisposto all’addestramento, da anni che ci si occupa di renderli cani da compagnia, da guardia, da salvataggio e con ottimi risultati. Avere accanto un cane addestrato o che comunque ascolti il comando ci da tanta tranquillità anche quando passeggiamo con lui, sapere che risponderà al nostro comando o che ci sia accanto in una situazione pericolosa, ci dona tanta serenità.
Questo comando però ha un senso se sei in grado di dare al cane, ordini ben precisi che non confondano l’animale. L’ordine all’animale, deve essere preciso, chiaro e sicuro. Non lasciar trasparire incertezza nel tono e accompagnare l’ordine vocale con gesti coerenti. Laddove questi dovessero essere ambigui il cane preso dall’incomprensione non eseguirà alcun ordine.
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Fra le cose da non fare al cane, sicuramente è un esercizio fisico non adeguato, alla taglia, all’età e al peso dell’animale. Ogni razza o comunque ogni taglia, necessità di un esercizio fisico differente.
Va da se che ogni cane è diverso da un altro di conseguenza è impensabile che un barboncino toy possa eseguire le stesse passeggiate di un pastore tedesco. Come è anche logico che un pastore tedesco non possa limitarsi a gironzolare in casa o in giardino per poter sfogare un po’ della sua vivacità. Ragion per cui ad ogni taglia il suo adeguato sforzo fisico.
Fido, a differenza del gatto o meglio di alcune razze di gatto soffre molto la solitudine, soffre in particolare di ansia da separazione canina. Purtroppo dobbiamo ben valutare la scelta di condividere la vita con un cane, soprattutto se le nostre giornate le trascorriamo per molte ore fuori da casa.
Il cane non ha a percezione del tempo che trascorre da solo e per lui anche poche ore diventano un’eternità ma quando poi queste poche ore si trasformano in tante ore, la cosa si complica. Iniziano i problemi quando Fido comincia ad avere comportamenti errati in casa, inizia a distruggere parte dell’arredamento, mordicchia sedie e tavoli fino a fare i bisogni all’interno.
La situazione può degenerare da li a poco. Ecco perché bisogna cercare di evitare questa situazione che non va bene per noi in quanto ai danni e non va bene per Fido che ne soffre tanto.
Raffaella Lauretta
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