Il cane corso italiano è una razza canina molossoide di origine italiana riconosciuta dalla FCI Gruppo 2, Sezione 2 (molossoidi). Il Cane corso è una razza canina di origine italiana, come recita orgogliosamente lo Standard: “è il diretto discendente dell’antico molosso romano“. Al contrario di quanto si possa pensare, infatti, il suo nome non fa riferimento alla Corsica, ma deriva dal sostantivo femminile latino cohors che significa cortile, aia, perché la difende come difende chi ci abita. Un altro significato del termine è quello di protettore, proprio per il suo saper proteggere e fare squadra al fianco del padrone.
CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE: Cane di mole medio-grande, fortemente costruito ma elegante, con muscoli potenti e lunghi, molto distinto, esprime forza, agilità e resistenza. La conformazione generale è quella di un mesomorfo il cui tronco è più lungo dell’altezza al garrese; armonico rispetto al formato (eterometria) e disarmonico rispetto al profili (alloidismo). La lunghezza del tronco supera l’altezza al garrese dell’11% circa. Il muso è molto largo e profondo: la sua larghezza deve eguagliare la lunghezza. Labbra piuttosto consistenti: quelle superiori, commessura moderatamente evidente e che rappresenta sempre il punto più basso del profilo laterale inferiore del muso. Il pigmento è nero. Mascelle: molto larghe, robuste e spesse con lievissimo raccorciamento della mascella superiore e conseguente leggero prognatismo. Le branche della mandibola, molto forti, sono in profilo piuttosto ricurve. Il corpo della mandibola, ben accentuato in avanti, bene evidenzia il mento marcato. Gli incisivi sono impiantati in linea retta. Gli occhi sono di media grandezza rispetto alla mole del cane, in posizione sub-frontale, ben distanziati tra loro, quanto più possibile scuri in relazione al colore del mantello. Le orecchie di media grandezza in rapporto al volume della testa e alla mole del cane, di forma triangolare, inserite alte. Il tronco è compatto, robusto e muscolosissimo. Gli arti sono di perfetto appiombo sia osservati di profilo che di fronte. Pelle: il margine inferiore del collo è praticamente privo di giogaia. Coda: inserita piuttosto alta sulla linea della groppa, grossa alla radice e relativamente affusolata alla punta, se stesa raggiunge e sorpassa di poco il garretto. Portata bassa in riposo, orizzontale o poco più alta del dorso in azione, non deve essere mai incurvata ad anello o alzata a candela. Viene amputata alla 4ª vertebra. Colore: nero, grigio piombo, ardesia, grigio chiaro, fulvo chiaro, fulvo cervo, fulvo scuro e tigrato (tigrature su fondo fulvo o grigio di varie gradazioni). Nei soggetti fulvi e tigrati è presente una maschera nera o grigia la cui estensione è limitata al muso e non deve superare la linea degli occhi. Ammessa una piccola chiazza bianca al petto, alla punta dei piedi e alla canna nasale. Peso: maschi da 45 a 50 Kg; femmine da 40 a 45 Kg. Difetti: ogni deviazione dalle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce un difetto che deve essere penalizzato nel giudizio in rapporto alla sua gravità e alla sua diffusione.
CARATTERE E ATTITUDINI: Intelligente, energico ed equilibrato, è ineguagliabile cane da guardia e da difesa. Docile ed affettuoso col padrone, amante dei bambini e della famiglia, diviene se necessario difensore terribile e coraggioso delle persone, della casa e della corte. È facilmente addestrabile. Quando è davvero convinto dell’utilità del suo lavoro, lo svolge con grande impegno.
SALUTE E CONSIGLI: Il Cane corso può stare sia in casa che in giardino. È un cane forte e robusto non presenta problemi di particolare rilievo. Durante la crescita occorre prestare particolare attenzione alla dieta, che deve essere molto equilibrata. Come sempre il suggerimento è quello di affidarsi al proprio veterinario di fiducia che potrà dare le migliori indicazioni. La razza è stata ricostruita solo in tempi recenti, dopo essersi quasi del tutto estinta: oggi è riconosciuta dalla FCI come razza italiana. Un buon cucciolo si può trovare solo negli allevamenti all’altezza. c’è