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Cani

Cane dal canile all’adozione: come cambia il comportamento e cosa aspettarti

Non è un momento semplice da affrontare né per Fido né per il suo nuovo padrone: come comprendere il passaggio del cane dal canile all’adozione.

Cane attaccato alla rete del canile (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Quando un cane entra a far parte della nostra vita sin da cucciolo abbiamo la possibilità non solo di viverlo dal principio della sua vita ma anche e soprattutto di offrirgli il meglio che possiamo. Quando invece vi è il passaggio di un cane dal canile all’adozione, non sappiamo molto sul suo passato, sui traumi che ha vissuto (in primis quello di essere stato allontanato dalla sua figura materna e dagli altri cuccioli). Insomma non si tratta di un cambiamento semplice da affrontare per tutti.

Cane dal canile all’adozione: come si comporta solitamente il nuovo arrivato

Come già accennato, i nuovi padroni sono pressoché ignari del passato del nuovo Fido che entra a far parte della famiglia e potrebbero rimanere meravigliati del suo comportamento, che spesso non è quello che si sarebbero aspettati. E’ vero che esistono alcuni esemplari che preferiscono restare in silenzio, quasi in disparte, quando entrano in una nuova casa con persone che sono ancora estranee. Tuttavia la maggior parte dei cani che vivono il passaggio dal canile all’adozione di nuovi padroni si mostrano tutt’altro che docili.

Cane aggressivo (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Forse la maggioranza delle esperienza attesta che i cani si mostrano scontrosi e aggressivi, ben poco inclini ad essere educati o semplicemente accolti dalla nuova famiglia, come se non si fidassero di essa e la temessero addirittura. Il loro atteggiamento può essere giustificato dai traumi che potrebbero aver subito e dai maltrattamenti di cui sono stati vittime: questi ultimi potrebbero averli indotti a ‘non fidarsi’ degli umani, poiché da essi hanno solo ricevuto ‘il male’, almeno fino a quel momento.

Cane dal canile all’adozione: gli studi che approfondiscono la questione

Alcuni studiosi si sono da sempre interrogati sul comportamento canino di un esemplare proveniente dal canile e si sono soffermati, dal punto di vista scientifico, sull’ormone dello stress ovvero il cortisolo, che appare in quantità elevate quando Fido si trova materialmente a spostarsi da un rifugio a una casa completamente nuova per lui. Benché si tratti di un animale che riesce ad adattarsi ai cambiamenti, tuttavia avrà bisogno del suo tempo…e nemmeno troppo lungo!

Infatti uno studio iniziale del dott. Kyle Bohland ha sottolineato come basteranno pochi giorni (senza quantificali in modo ‘tassativo’) al cane per adattarsi al nuovo ambiente e per far sì che il livello di cortisolo scenda ad un valore ‘accettabile’. Tuttavia il comportamento canino risulta davvero imprescindibile da quello che è l’ambiente circostante, il contesto cioè che i padroni e la nuova famiglia sono in grado di creare attorno a Fido.

Una ricerca più recente invece si è soffermata proprio sulla tempistica utile a notare tale cambiamento nei cani dell’Ohio affidati a 62 padroni: pare che in determinati lassi temporali (piuttosto estesi) si siano riscontrati determinati cambiamenti nell’atteggiamento dell’animale. Quindi in un intervallo di tempo che va dai 7 ai 180 giorni, pare che la maggior parte dei cani avesse mostrato aggressività per tutto il periodo, dai 90 ai 180 giorni siano aumentati la sensibilità e l’eccitazione nel contatto fisico con essi e prima dei 180 giorni fossero diminuiti ricerca spasmodica di attenzioni e ansia di separazione nel cane.

Come comportarsi con un cane adottato: il punto di vista del neo padrone

Non possiamo certo aspettarci che i cani facciano tutto da soli: la collaborazione di noi padroni è assolutamente fondamentale per farli sentire a casa, senza essere mai opprimenti. Bisognerà dar loro tempo ma soprattutto aver pazienza nel comprendere e accettare il loro comportamento iniziale. Non sarà un’impresa facile ma chi desidera davvero accogliere un cane in casa si mostrerà ben disposto ad accettare anche gli iniziali momenti di aggressività e distacco.

Cane triste in gabbia (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Il lato positivo, riportato dallo studio, è stato che quasi la totalità dei padroni ha tenuto con sé i cani adottati e sono rimasti ben contenti dei loro cambiamenti nel tempo. Ciò è di sicuro il segnale di un sincero attaccamento alla famiglia dimostrato dai nostri amici animali ma anche della ferma volontà dei neo padroni di crearne una.

Francesca Ciardiello

Laureata in Lettere moderne e in Forme e tecniche dello spettacolo, fin da piccola sono sempre stata affascinata dal mondo animale. In casa mia non sono mai mancati pesci rossi, tartarughe canarini e uccelli di ogni specie. Dal mese di Aprile 2022 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania. Avere la possibilità di scrivere per Amoreaquattrozampe è ogni giorno un’avventura meravigliosa.

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