Il cane appena adottato non mangia? Si tratta di un comportamento comune. Vediamo di capire le ragioni che lo spingono a rifiutare il cibo e come risolvere.
É una gioia immensa quella di adottare un cane e potergli fare il più grande dono che possa ricevere: vivere con una famiglia. Nel momento in cui si sceglie un nuovo fido, però, non si conosce ancora nulla di lui e del suo carattere, neanche le sue reazioni all’interno di una casa diversa. Vediamo, in questo articolo, come mai il cane appena adottato non mangia e cosa fare per risolvere il problema.
Questo comportamento è tipico nel nuovo arrivato peloso. Il cane appena adottato sta per cominciare una nuova vita, a contatto con persone a lui ancora sconosciute e può essere difficile per lui ambientarsi subito, così come mangiare il cibo del padrone. Leggiamo meglio più avanti.
Adottare un cane significa salvarlo da una vita vuota e solitaria. Scelto da un nuovo padrone, fido ha la possibilità di ricominciare a vivere nella salute e nel benessere psicofisico, curato da chi lo ama.
Bisogna tenere conto, all’inizio, che il cane appena adottato può avere difficoltà ad ambientarsi e a sentirsi subito a suo agio, anche in compagnia del suo proprietario.
Venendo da un canile o da una famiglia precedente di cui si conosce poco, il caro bau anche se adulto può non essere capace di relazionarsi o fidarsi immediatamente di noi.
I problemi di adattamento, come quello di non voler mangiare ciò che si cucina per lui, possono essere risolti ma occorre conoscerne la causa scatenante. Vediamo meglio.
Con l’arrivo di un nuovo cane in casa, uno dei problemi più frequenti riguarda la sua alimentazione. Non sempre il peloso, infatti, si accinge a mangiare con tranquillità i suoi pasti quotidiani. Ma perché si comporta così?
Prima della sua famiglia, il cane era abituato a determinati orari e pasti, secondo le scelte di chi lo accudiva. Il cibo è un aspetto fondamentale del suo benessere, senza la nutrizione giusta l’animale può iniziare a soffrire sotto tutti i punti di vista e ammalarsi gravemente.
Questo ci fa capire che è importante cercare di capire le esigenze del cane: alimenti ed ingredienti che facevano parte della sua dieta o, almeno, sperimentare in cucina e comprendere cosa possa piacergli e cosa no.
Dobbiamo ricordare di non creare confusione e provocargli problemi intestinali con cambiamenti improvvisi nella sua dieta.
Accertiamoci che non ci siano intolleranze o allergie nel cane. Col tempo, bisogna abituare fido ai nuovi orari, adattandolo gradualmente all’assunzione di più pasti rispetto ad uno solo, nel caso fosse stato abituato così.
La questione fiducia è essenziale per avere il giusto approccio con il peloso appena adottato. Bau deve capire di potersi fidare del nuovo proprietario e che può cibarsi di ciò che gli si offre senza alcun timore.
Leggiamo, qui di seguito, come migliorare da subito il rapporto con il cane appena arrivato con alcuni consigli utili.
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Rispetto ad un cucciolo, il cane adulto appena adottato si può adattare con più facilità, poiché dovrebbe aver ricevuto già una educazione. Ecco come agire per conquistare la fiducia di fido e fare in modo che mangi senza nessun problema.
Teniamo conto che l’inappetenza del cane appena adottato potrebbe avere altre cause come ansia per il cambiamento improvviso o anche una malattia dolorosa di cui non si è a conoscenza.
Per agire subito, il primo consiglio è quello di consultarsi con il suo medico veterinario.
Scongiurati problemi fisici o psicologici nell’animale, si può provare a invogliarlo a mangiare le pietanze con alcune strategie, come riscaldare sempre il suo piatto e arricchirlo di profumi invitanti.
Variare l’alimentazione è fondamentale per non annoiarlo e per fare in modo che inizi a nutrirsi in modo regolare, rispettando gli orari stabiliti da noi in base a impegni ed altro.
Esistono degli stimolanti dell’appetito per il cane, utili nel risvegliare la fame e capaci di soddisfarlo a tavola.
Se fido dovesse continuare a rifiutarsi di mangiare i nostri pasti, sarà necessario ricontattare il veterinario e analizzare la sua condizione ancora una volta.
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