Cane aggressivo, di chi è la colpa? Uno studio risponde in modo inequivocabile

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By Ilaria Grimaldi

Cani

Cane aggressivo in ogni momento? Quando si verifica questo tipo di atteggiamento in Fido, di chi è la colpa, sua o del padrone umano? Ecco la risposta data dagli esperti.

Fido è aggressivo
Cagnolino e l’aggressività (Canva – amoreaquattrozampe.it)

Non dobbiamo pensare che quello che compie un cane sia dettato dalla sua natura e basta. La sua personalità si forma in base all’educazione e agli insegnamenti che riceve dal padrone umano che lo prende in cura, in particolare quando è ancora cucciolo. Ci sono comportamenti canini che possono essere fastidiosi se non pericolosi per gli altri, legati all’aggressività. Ma un cane aggressivo è responsabilità sua o del proprietario? Scopriamolo nell’articolo.

Cane aggressivo: di chi è la responsabilità

Un recente studio realizzato nei Paesi Bassi vede impegnato un gruppo di Ricercatori nell’osservazione di alcuni esemplari considerati pericolosamente aggressivi. Vediamo quali sono i risultati di questo studio, per capire la risposta degli esperti.

Il cane e l'aggressività
Esemplare agitato (Pexels – amoreaquattrozampe.it)

Ci si chiede sempre di chi sia la colpa se il cane è aggressivo verso animali o persone e quanto valga la responsabilità del padrone umano. Ebbene, con uno studio rivolto ai cani più aggressivi, si è scoperto finalmente chi ne ha la colpa.

L’indagine di un gruppo di ricercatori della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Utrecht ha iniziato ad osservare il comportamento di alcuni esemplari estremamente aggressivi, presi in una situazione di pericolo, coinvolgendo una persona o un altro animale e l’esito è stato gravissimo, tanto da chiedere la confisca del cane.

In tutto, sono stati analizzati 374 cani: di questi 159 sono stati confiscati negli anni dal 2008-2010, gli altri 215, invece, sono stati confiscati tra il 2020 e il 2022. Si tratta di uno studio tutto nuovo, perché non si concentra sul carattere dei cani ma sulle caratteristiche comportamentali dei loro padroni.

I proprietari di questi animali molto aggressivi verso chiunque erano soprattutto maschi e le vittime comprendevano vari gruppi, dai bambini agli adulti, ad altri cani e animali diversi (pecore, gatti, cavalli). Si è scoperto che i cani in questione non erano al loro primo episodio di aggressività ma che avevano dei precedenti: 4 o più episodi di morsi segnalati.

Per capire la natura dei loro padroni, si analizzava la reazione al momento del morso del cane. Gran parte dei soggetti osservati non è intervenuto per placare l’animale o impedire che avvenisse il morso. É stato rivelato che il 20% dei proprietari mostrava un carattere minaccioso, aggressivo e intimidatorio nei confronti delle vittime.

Non è stata rivelata alcuna empatia e solidarietà verso le persone morse dai loro cani. Essi cercavano di negare il grave fatto avvenuto o, addirittura, ha cercato di accusare le vittime dell’episodio. Infatti, soltanto il 14% dei casi vede il proprietario essere cooperativo con la vittima del morso.

L’aggressività del cane è colpa del padrone: quando l’umano è cattivo

Tramite questo nuovo studio che si concentrava sul comportamento umano dei proprietari prima che sui loro cani, è stato dimostrato, purtroppo, quanto il loro agire in modo sbagliato e insensibile influenzi l’atteggiamento negli animali. Continuiamo a leggere per capire meglio.

Il comportamento di Fido
Pet non è tranquillo (Unsplash – amoreaquattrozampe.it)

La ricerca nei Paesi Bassi ha permesso di raccogliere informazioni importanti sui proprietari di questi cani aggressivi. Sono usciti fuori 30 fattori comportamentali, che hanno a che fare con la personalità e con la cura dell’animale domestico.

Erano evidenti comportamenti antisociali, i quali comprendevano l’abuso di droghe, aggressività con le altre persone nei luoghi pubblici, episodi di disturbo pubblico, urla e intimidazioni, violenza domestica, reati penali, abuso e abbandono di minori, utilizzo del cane come strumento di paura verso gli altri.

Per quanto riguarda il rapporto con il proprio cane, è emerso che questi proprietari riservavano un trattamento totalmente negativo a loro: costrizione a vivere in isolamento, uscite solitarie e nessuna custodia dell’animale, oltre al maltrattamento quotidiano perpetrato.

Quindi, è possibile dire, in base a questo studio realizzato, che nessuno di quei proprietari sarebbe stato in grado di garantire sicurezza, protezione e amore sincero ad un cane, come a nessun’altra creatura domestica. Aiutare il cane ad essere più sicuro di sé implica, innanzitutto, una buona e umana educazione.

Bisogna essere pronti a prendersi cura di qualcuno, soltanto se lo si desidera nel profondo e se si hanno tutte quelle qualità che ci rendono dei buoni esseri umani, sia con le persone che con gli animali.

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