Vuoi fermarlo ma non sai come fare? E’ opportuno imparare 5 mosse per bloccare il comportamento del cane.

Nell’educazione di Fido non sono compresi solo i comandi per insegnargli a fare qualcosa ma anche quelli che lo frenano in alcune attività e movimenti che non vogliamo che lui faccia. Infatti ci sono 5 mosse infallibili per bloccare il comportamento del cane quando vogliamo che si fermi: potrebbero rivelarsi molto utili in tante occasioni, quindi è meglio prenderne nota!

Perché frenare il comportamento di Fido: non solo educazione

Non si tratta solo di educare il nostro amico a quattro zampe per quanto riguarda i comandi base: il nostro animale domestico potrebbe anche inconsapevolmente mettersi in pericolo e quindi dovrà assolutamente interrompere l’attività che potrebbe fargli rischiare anche la sua stessa vita.

Ma naturalmente è molto importante farlo nel modo giusto poiché Fido potrebbe risentire dei nostri ‘metodi educativi’ e perdere fiducia in noi e nel nostro rapporto, semmai venisse meno la fiducia e crescesse la paura nei nostri confronti.

Come bloccare il comportamento del cane in 5 mosse

In realtà non si tratta di mosse ‘singole’ ma di una successione di azioni che impediranno alla fine al cane di ottenere ciò che vuole, ovvero finire ciò che ha iniziato. Il suo comportamento, come dicevamo, dovrà essere sempre tenuto sotto controllo non solo perché alcune sue azioni possono danneggiare cose, persone e arredamento ma potrebbe anche mettere in pericolo la sua stessa vita. Quindi da dove iniziare?

Rendergli l’azione difficile

Se un semplice comando vocale pare non bastare e non sempre possiamo mettere al riparo oggetti e cose da tenere alla larga dalle sue zampe, quanto meno rendiamogli il suo proposito più difficile da attuare. Infatti la prima mossa giusta da adottare è quella di ‘scoraggiare’ il comportamento del cane mettendogli dei ‘paletti’ lungo il cammino, metaforici o no, che gli impediranno di compiere l’azione senza intoppi.

Non dargli ciò che vuole

Nella psicologia canina, ogni azione è fatta per ottenere un determinato scopo che non è solo materiale: potrebbe trattarsi di un sollievo all’ansia e al disagio fino ad ottenere un premio concreto o semplicemente è un modo per attirare la nostra attenzione. Ecco, tutto quello che dobbiamo fare come seconda mossa è proprio non ‘accontentarlo’ e togliergli alla fine quello che era lo scopo della sua azione (materiale o no).

Mostrargli il comportamento corretto

E’ vero che bisogna frenarlo nel momento stesso in cui sta compiendo l’azione ‘sbagliata’ ma dobbiamo anche dargli un’alternativa e fargli capire qual è invece il comportamento da adottare. L’importante infatti è dargli un nuovo obiettivo da raggiungere e che gli risulti chiaro, così da poterci provare con serenità.

Utilizza un IP

Questa sigla sta ad indicare un ‘interruttore positivo’, ovvero un ‘qualcosa’ che possa far capire immediatamente a Fido che deve fermarsi e non completare ciò che sta facendo o sta per fare. E ce ne sono di diversi tipi, anche in questo caso non necessariamente ‘materiali’: potrebbe trattarsi di una parola chiara, secca e precisa, che il cane dovrà riconoscere come uno ‘stop’.

Si potrebbe anche optare per un rumore secco, oppure convincerlo dandogli un pezzo del suo cibo preferito o inducendolo a guardare il suo padrone. Nella maggioranza dei casi l’IP funziona come una soluzione temporanea, poiché non risolve il problema a lungo termine; ciò però non deve scoraggiarci dall’utilizzarlo.

Time-out!

Facciamogli capire che può comportarsi in quel modo ma fino a un certo punto perché, una volta arrivati al limite da noi posto, il gioco finirà: ad esempio se il cane ci morde le mani, una parola o un segnale dovrà mettere fine a questa pratica.

SEGUICI ANCHE SU: FACEBOOK | TIKTOK | INSTAGRAM | YOUTUBE | TWITTER

In questo modo il cane capirà ben presto che morderci farà finire il momento ludico e porterà il suo padrone ad allontanarsi, magari portando con sé il resto dei giochi: molto probabilmente col tempo non vorrà farlo più perché capirà che, in un certo senso, non ‘gli conviene’.