Vitamina D per il cane: l’importanza dell’alimentazione. Che cos’è e come integrarla

Vitamina D per il cane: l’importanza dell’alimentazione. Che cos’è e come integrarla

Quanto è importante la vitamina D per il cane? Vediamo che cos’è e quale alimentazione corretta scegliere per il nostro Fido.

Cane con carenza vitamina D
(Foto da Pixabay)

Spesso nella nostra alimentazione inseriamo anche integratori di vitamina D perché sappiamo che “ci fanno bene”. Ma questo è vero anche per il nostro cane. La vitamina D è fondamentale nell’alimentazione del nostro fedele amico e bisogna sapere cosa sia, come e perché inserirla nella sua dieta.

Che cos’è, quando e perché inserirla nella dieta del cane?

La vitamina D (1, 25-diidrossicolecalciferolo) è una vitamina liposolubile importante nei cani quanto nell’uomo.

Cane che assume vitamina D
(Foto da Pixabay)

Viene acquisita per la maggior parte dall’esposizione alla luce solare della cute: al suo interno avviene una reazione dovuta agli UVB che la trasforma in pre-vitamina D3. Questa viene successivamente attivata prima nel fegato e poi nel rene.

Ci sono vitamine indispensabili da inserire nella dieta dei nostri animali. La vitamina D è una di queste.

  • Favorisce l’assorbimento del fosforo e del calcio a livello intestinale: è la funzione principale della vitamina D;
  • Contribuisce al miglioramento della funzionalità dell’apparato gastrointestinale
  • Rafforza le articolazioni: importante soprattutto durante la crescita dei cuccioli per prevenire ed evitare il rachitismo ed nei cani anziani per prevenire l’osteoporosi nonché per combattere l’osteomalacia;
  • Rafforza i muscoli: una carenza di vitamina D potrebbe portare finanche a problemi cardiaci;
  • Previene le malattie autoimmuni: si è scoperto che in molte malattie autoimmuni come il Lupus, il Pemfigo Foliaceo o la Sindrome di Harada il cane presentava una forte carenza di vitamina D, con una manifestazione iniziale della vitiligine.
  • Previene il cancro;

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Che alimentazione adottare per il nostro cane?

Spesso il veterinario prescrive il calcitriolo perché il fabbisogno giornaliero di vitamina D per il cane è di 20 IU/kg, valore che non sempre si riesce a raggiungere naturalmente.

Cane che mangia
(Foto da Pixabay)

Tuttavia è di fondamentale importanza fare in modo che il proprio cane abbia una corretta alimentazione, sia essa sotto forma di preparati industriali che a base di alimenti crudi, che includa vitamine essenziali come la D.

Uno degli alimenti ricchi di vitamina D è senza dubbio il fegato: viene di norma utilizzato quello di bovino o pollo ma il veterinario, proprio per le sue capacità nutritive, potrebbe prescrivere l’olio di fegato di merluzzo al cane.

I pesci azzurri, infatti, sono ricchi di vitamine ed omega 3 nonché vitamina D. Anche somministrare al cane cibi a base di uova, latte e finanche cacao e cioccolato aiuterebbe ad aumentarne la concentrazione di colecalciferolo nell’organismo.

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A volte, però, è difficile trovare un prodotto industriale che abbia allo stesso tempo tutti gli alimenti essenziali per il nostro migliore amico. Spesso quando lo si trova il cane lo rifiuta ed allora come fare?

Di certo il veterinario c’indirizzerà in maniera corretta verso la scelta del prodotto da comprare. Egli valuterà, anche in base alle esigenze specifiche della razza, se sia il caso di adottare un’alimentazione che richiami la sua natura primordiale e dunque a base di alimenti crudi (dieta Barf).

Se, però, si esagerasse con l’assunzione di vitamina D si rischierebbe di portare il nostro Fido a soffrire di ipervitaminosi D.

Ogni cane, come ogni persona, ha il suo metabolismo ed una genetica che lo porta ad essere predisposto a delle malattie. Sappiamo, però, che la prima cura è alimentarsi in modo corretto secondo il fabbisogno specifico.

Prendiamoci cura del nostro cane come faremmo per noi.

Michela

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