Attenzione a come alimentiamo Fido nei suoi primi mesi di vita: la dieta dei cuccioli può influire sulle allergie future del cane adulto.
Sappiamo bene quanto un’alimentazione sana e bilanciata sia indispensabile per assicurare al nostro amico a quattro zampe salute, benessere e lunga vita. Uno studio dell’Università di Helsinki ha confermato ulteriormente questo assunto, svelando come la dieta dei cuccioli sia in grado di predisporre il cane adulto a future allergie.
Allergie alimentari nel cane: cosa sono e come riconoscerle
Anche nota come ipersensibilità alimentare, l’allergia alimentare nel cane è una forma di reazione avversa al cibo.
All’interno degli alimenti si trovano alcune sostanze, note come allergeni, che una volta introdotti nell’organismo scatenano una reazione anomala del sistema immunitario.
Tra i cibi più a rischio di provocare l’allergia, ci sono:
- Manzo;
- Pollo;
- Pesce;
- Latte;
- Uova;
- Mais;
- Frumento;
- Riso;
- Soia.
A seconda del tipo di ipersensibilità, i sintomi possono manifestarsi subito dopo il consumo del pasto, oppure a distanza di alcuni giorni.
Come si manifesta l’allergia alimentare nel cane? I segnali di malessere interessano:
- il tratto gastrointestinale, causando nausea, vomito, diarrea e gonfiore addominale;
- la pelle di Fido, con prurito, gonfiore, dermatite, orticaria e congiuntivite.
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Dieta dei cuccioli e allergie nel cane adulto: qual è la relazione
Il team di scienziati DogRisk della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Helsinki ha scoperto che tra i principali fattori responsabili dell’insorgenza delle allergie nel cane adulto c’è la dieta dei cuccioli.
Quindi, i pasti che somministriamo in tenera età al nostro pelosetto possono ridurre o aumentare il rischio di ipersensibilità alimentare.
Per dimostrare la loro tesi di ricerca, gli studiosi hanno seguito lo sviluppo e le abitudini alimentari di 4022 cuccioli.
Questo ha permesso loro di scoprire che i quattro zampe che da cuccioli avevano consumato carne cruda e avanzi di cibo destinato agli esseri umani erano meno propensi a sviluppare le allergie alimentari.
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Al contrario, i cani che durante i primi mesi di vita venivano alimentati prevalentemente con cibo secco, alimenti essiccati e frutta presentavano un maggior numero di disturbi cutanei legati all’allergia.
Anche gli alimenti trasformati, che comunemente acquistiamo sugli scaffali del supermercato, incrementano la percentuale di rischio di sviluppare l’ipersensibilità alimentare.
Il consiglio degli esperti, quindi, è di pianificare la dieta del cucciolo in modo che fornisca all’animale almeno il 20% di cibo crudo, che risulta benefico per la salute del quattro zampe.