A volte è proprio necessario, altre volte potremmo evitarlo: quando e come cambiare la dieta al cane senza correre rischi per la salute di Fido.
I cambiamenti all’interno del regime alimentare di Fido possono sempre far sorgere dubbi nei padroni coscienziosi. Ma ciò non cambia il fatto che alcune volte è necessario cambiare la dieta al cane: basta conoscere tempi e modi adatti per evitare di incorrere in errori gravi per la sua salute. Vediamo quali sono i casi in cui farlo è necessario e in che modo farlo senza che Fido ne risenta troppo. La cosa importante è scegliere però sempre prodotti di qualità e diffidare da quelli a basso costo, che spesso possono rispecchiare una scarsa qualità.
A prescindere da coloro che vogliono ‘imporre’ un regime alimentare particolare al proprio animale domestico, senza considerare che ha delle esigenze nutritive e fabbisogni diversi da noi umani, ci sono alcuni casi in cui è opportuno, se non necessario, fare delle modifiche (anche sostanziali) alla dieta di Fido.
E’ ovvio che se il problema parte dall’alimentazione è lì che bisogna attivare il cambiamento. Un cane che sta male per problemi legati alla sua dieta, solitamente presenta questi sintomi:
Sebbene i gatti abbiano la fama di essere schizzinosi col cibo, anche i cani non scherzano affatto quando si tratta di ‘adattarsi’ a nuovi regimi alimentari. Sebbene ve ne siano alcuni come la dieta vegana per il cane, che presentano non pochi problemi di adattabilità, lo stesso può accadere anche nel passaggio da cibo secco a umido.
Se abbiamo già valutato le proprietà del cibo umido e del cibo secco per cani, non resta che capire come mettere in pratica questo passaggio. Solitamente si cerca di cambiare il cibo ma sempre della stessa consistenza, mentre passare da quello secco a umido e viceversa può diventare più complicato.
Non bisogna avere fretta e dare tempo al cane di abituarsi a questa nuova dieta. Sono alimenti che ‘obbligano’ l’organismo del cane a reagire in maniera differente: con quello secco è il corpo di Fido che deve fornire liquidi all’intestino e lo stesso apparato intestinale assorbe l’umidità del cibo umido.
Il tempo necessario minimo per questo ‘passaggio’ non può essere inferiore alla durata di un mese, anche perché deve avvenire in modo lento e controllato. Potrebbero presentarsi problemi di salute, come ad esempio flatulenza nel cane o altri problemi digestivi, ma anche diarrea o al contrario difficoltà a defecare.
Come per ogni caso ci sono delle eccezioni: se la maggioranza dei cani ha bisogno di tempo per adattarsi ai cambiamenti nella sua dieta, ve ne sono alcuni che invece non avrebbero nessun problema a passare da cibo umido a secco e viceversa.
Di certo si tratta di esemplari che hanno un ottimo apparato digestivo, ma in ogni caso fare le cose gradualmente non dovrebbe essere complicato neppure per loro. Ecco dunque qualche consiglio utile sulle proporzioni di cibo e su come modificare pian piano l’alimentazione del cane:
Ogni ‘fase’ dovrebbe durare circa 4 giorni e, dopo la terza, passare completamente al cibo nuovo. Prima di prendere decisioni e seguire consigli però è sempre opportuno consultare il nostro veterinario di fiducia e chiedere il suo parere. Alcune volte questi cambiamenti o questi metodi potrebbero non funzionare per il caso specifico di Fido.
Francesca Ciardiello
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