Quando compriamo il cibo per Fido spesso leggiamo sulle etichette: alimenti monoproteici per il cane. Scopriamo cosa sono e quando sceglierli.
Chiunque abbia un cane in case si sarà chiesto certamente, almeno una volta nella vita, cosa fargli mangiare per farlo crescere sano. L’alimentazione di Fido è un aspetto che non dobbiamo mai trascurare. Da essa, infatti, dipende il benessere del nostro pelosetto. Scopriamo quali sono gli alimenti monoproteici per il cane, a cosa servono e quali benefici apportano per il nostro amico a quattro zampe.
Per garantire a Fido sempre un ottimo stato di salute, sia mentalmente che fisicamente, ed anche tanta felicità, è importante offrirgli una dieta sana ed equilibrata con una ricca dose di proteine animali (che non devono mai mancare, vista la sua natura da buon onnivoro).
Generalmente fargli seguire una corretta alimentazione non richiede molto sforzo da parte nostra, ma a complicarci la vita sono le molteplici tipologie di cibo che troviamo in commercio e tutte che indicano “qualcosa” sull’etichetta.
Prodotti in base all’età di Fido, al suo stato di salute, cibo “Grain Free”, “Multiproteico” ed anche “Single Protein”: tutti con specifiche caratteristiche e che devono essere scelti accuratamente in base al nostro cane.
Sapere le differenze di tutti gli alimenti ci consente di selezionare sempre il cibo più adatto al nostro cane. Ma siamo sicuri di conoscere nel dettaglio proprio tutti gli alimenti per Fido?
Sapete cosa sono i prodotti “Single Protein”? In quest’articolo parleremo degli alimenti monoproteici per il cane: scopriremo cosa sono e soprattutto quando sceglierli per Fido.
Come precedentemente detto, le varietà di cibo per il cane sono davvero tante e ad indicarcelo è ciò che troviamo scritto sulle confezioni: “scatolette al salmone”, “crocchette al manzo”, “scatolette al pollo”, abbiamo davvero una vasta scelta.
Per queste tipologie di cibo va fatta però una distinzione: se leggiamo sulla confezione solo la dicitura “crocchette al pollo” ciò non significa che al suo interno ci sia esclusivamente questo ingrediente.
Infatti, se prestiamo attenzione all’etichetta noteremo che questo prodotto è composto anche da altri alimenti, tra cui un ulteriore fonte proteica.
Quando invece parliamo di “alimenti monoproteici per il cane”, quindi troviamo sull’etichetta questa dicitura o anche “single protein” o “monoprotein”, significa che quel cibo è composto da una sola fonte proteica di origine animale.
Quindi, che si tratti di pesce o carne al suo interno vi è soltanto quel tipo di alimento, magari con l’aggiunta di vitamine, aminoacidi o sali minerali.
Insomma, la preparazione degli alimenti monoproteico per il cane consiste nell’utilizzare una sola “proteina animale”.
Vi starete chiedendo come mai questa necessità di utilizzare una sola tipologia di carne o pesce. La questione è semplicissima.
La formulazione di alimenti monoproteici per il cane nasce dall’esigenza di garantire al nostro amico a quattro zampe con problemi di intolleranze alimentari o allergie la giusta tollerabilità del cibo.
Ma una premessa va fatta: ciò non significa che scegliendo un tipo di mangime costituito da un’unica fonte di proteine possiamo avere la certezza che Fido non abbia nessuna reazione allergica.
Ma certamente possiamo risalire a ciò che provoca in lui queste reazioni procedendo ad esclusione: cioè somministrare ogni giorno al cane una tipologia diversa di alimenti monoproteici, fino ad individuare la “proteina incriminata”.
Quando il nostro amico a quattro zampe è allergico o non tollera bene una determinata carne o un tipo di pesce, noteremo in lui particolari sintomi, segni che ci indicano che il cibo che sta mangiando gli fa male: ecco perché è utile utilizzare alimenti single protein.
Grazie a questi riusciremo ad individuare con più facilità qual è la “proteina incriminata”, sostituendola con un’altra “non pericolosa” per Fido.
Generalmente gli alimenti monoproteici per il cane hanno come ingrediente una tipologia di carne o pesce “alternativa” e di origine biologica come, ad esempio, carne di cervo o di anatra.
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Purtroppo anche il nostro amico a quattro zampe può sviluppare allergie o intolleranze alimentari verso un determinato alimento, disturbi che può manifestare sin dalla nascita oppure crescendo.
Queste due condizioni rientrano nella RAC, “Reazioni Avverse al Cibo”, e generalmente le allergie sono più rare rispetto alle intolleranze.
Andiamo ad analizzarle singolarmente:
Quando una di queste due “Reazioni Avverse al Cibo” si manifesta nel nostro amico a quattro zampe riscontreremo due particolari “problematiche”:
Questi appena elencati sono i primi sintomi che si manifestano come conseguenza di una allergia o un’intolleranza alimentare.
Purtroppo con il passare dei giorni, se il problema non viene risolto tempestivamente, è possibile notare anche infiammazioni ad occhi ed orecchie, oppure ad organi come cuore, reni e vescica, ed anche gravi disturbi alle articolazioni.
Gli alimenti incriminati per il cane possono essere:
In alcuni casi però non è la proteina in sé a provocare reazioni allergiche o intolleranza, ma lo è tutto il processo di lavorazione dell’alimento ed anche il come è stato allevato l’animale prima di essere macellato.
Ormoni, integratori, antibiotici, che spesso vengono utilizzati per alimentare questi animali (o pesci) e che inevitabilmente finiscono per essere ingeriti dal nostro cane, provocano dannose conseguenze al suo organismo.
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Se il nostro non ha mai palesato sintomi riconducibili ad allergie o intolleranza alimentari, fargli seguire una dieta monoproteica risulta davvero inutile.
In tal caso, infatti, andremo a privarlo di alcune sostanze utili al suo organismo. Cosa diversa quando, invece, manifesta sintomi riconducibili a queste.
Quando il nostro cane presenta sintomi che ci fanno pensare ad una allergia o intolleranza alimentare non dobbiamo optare per la somministrazione di mangimi single protein di nostra spontanea iniziativa, ma dobbiamo farlo soltanto dietro consiglio del nostro veterinario di fiducia.
Sarà lui in grado di fornirci tutte le indicazioni su come “funziona” questa particolare alimentazione.
Generalmente ci consiglierà di far mangiare al nostro cane per due mesi soltanto una tipologia di cibo monoproteico, escludendo categoricamente qualsiasi altro alimento.
Trascorsi questi due mesi, sarà il veterinario a valutare le condizioni del nostro cane e a dirci se questa variazione alimentare consiste in quella giusta per lui e se quindi abbiamo trovato la “proteina incriminata”.
Se al primo tentativo i risultati ottenuti non sono quelli sperati, il veterinario ci consiglierà di eliminare questa proteina dalla dieta di Fido sperimentandone un’altra, cioè un altro alimento monoproteico, sempre per altri due mesi.
E così via, ad esclusione fin quando troveremo la giusta alimentazione per il nostro cane. Una volta trovata i vari problemi infiammatori nel cane miglioreranno in poche settimane.
Con una dieta basata sulla somministrazione di alimenti monoproteici ci renderemo conto di qual è il piano nutrizionale più adatto per il nostro cane, evitando così di somministrargli cibo al quale è allergico o intollerante.
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Rossana Buccella
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