Alimentazione del Pastore australiano: cosa dargli da mangiare fin da cucciolo

Alimentazione del Pastore australiano: cosa dargli da mangiare fin da cucciolo

Alimentazione del Pastore australiano: quali sono le dosi giuste?

Soprattutto se scegliamo di provvedere da soli al fabbisogno del nostro amato Fido, bisogna stare attenti a non dargli troppo cibo, col rischio di farlo diventare un cane obeso, ma anche di non dargliene troppo poco da non nutrirlo a sufficienza.

Cucciolo di Pastore australiano
(Foto Pixabay)

Come tutti i cani ha sempre una gran voglia di mangiare, ma brucia anche tante energie, proprio perché si tratta di un cane sempre in movimento e con una gran voglia di giocare e fare esercizio fisico.

Se si tratta di crocchette, la dose consigliata giornaliera oscilla tra i 280 e i 320 gr: questo quantitativo però deve essere ‘suddiviso’ in due porzioni se si tratta di un cane adulto e almeno 3 o 4 se si tratta di un cucciolo (per favorire la sua digestione).

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Alimentazione del Pastore australiano cucciolo: cosa cambia rispetto all’adulto

Solitamente il Pastore australiano si adotta quando è già svezzato, quindi è importante seguire la stessa dieta che adottava l’allevatore ed evitare repentini cambi di alimentazione. Dopo le prime due settimane in casa col nuovo padrone sarà possibile iniziare ad unire ‘nuovo’ cibo al precedente.

Per quanto riguarda il dosaggio, come già accennato, è meglio suddividere il pasto in almeno 4 porzioni giornaliere fino almeno al sesto mese di età del cucciolo. E’ importante fare attenzione anche a bilanciare vitamine, proteine e minerali per aiutarlo a crescere sano e in salute.

Sempre meglio farsi consigliare dal proprio veterinario di fiducia e informarsi dall’allevatore su quali erano le abitudini alimentari del cucciolo prima che lo accogliessimo in casa con noi. In linea di massima però tutti i cani di Pastore australiano hanno bisogno di proteine per lo sviluppo di tessuti e muscoli, di glucidi che si trovano nei cereali, acidi grassi per supportare il sistema nervoso e infine, ma non meno importanti (anzi!) il calcio per tenere forti e resistenti le sue ossa. Infatti il rischio di una cattiva alimentazione consiste proprio nello sviluppo di malattie articolari come la displasia dell’anca.

Francesca Ciardiello

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