Cosa mangia e in quali dosi? Questo e tanto altro da conoscere sull’alimentazione dell’Australian silky terrier.

Cosa mangia questo dolcissimo esemplare di piccola taglia e dal pelo lungo e morbido come il velluto, anzi, come la seta? Stiamo parlando dell’Australian silky terrier e della sua alimentazione: quali sono i cibi che dovrebbero essere inseriti nella sua dieta, in quali quantità? Ma soprattutto meglio conoscere tutti gli errori da evitare per non correre alcun rischio per la sua salute. Tutto quello che c’è da sapere sulla sua dieta.

Alimentazione dell’Australian silky terrier: cibi ideali

E’ un cane che tende a restare in perfetta forma, naturalmente se alimentato nel modo corretto: non gli basteranno cibi particolari, ma è fondamentale che siano di ottima qualità.

I cibi ideali per un Australian Silky Terrier? Quelli proteici, così da mantenere il pelo forte e lucido, ma soprattutto sano anche al tatto (infatti ci sembrerà di toccare la seta).

Si potrebbe optare per un pasto unico a base di carne, accompagnato da riso e verdure; ma in realtà anche il cibo industriale, composto da crocchette di ottima qualità, può andare bene (ed è anche più facile da ‘porzionare’).

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Alimentazione dell’Australian silky terrier: dosi e porzioni

Benché non si debba mai risparmiare o scegliere prodotti scadenti e a basso costo, questo esemplare sarà molto facile da accontentare con del cibo di ottima qualità.

La dieta dovrà essere equilibrata e ragionata in base alla sua età e al suo stile di vita, e solitamente si preferisce dividere le porzioni in due pasti giornalieri.

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i rischi nell’alimentazione dell’Australian silky terrier

Non è difficile immaginare che un cane di queste dimensioni, se non alimentato in maniera corretta e bilanciata, può andare incontro a numerosi problemi di salute che riguarderanno soprattutto il suo peso.

Infatti rischia di soffrire di obesità, poiché potrebbe ingrassare mangiando più del dovuto: sebbene non si tratti di un cane particolarmente goloso, non è ‘schizzinoso’ in fatto di cibo. Quindi facciamo attenzione alle porzioni!

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Antonio D’Agostino