I ricercatori hanno ricostruito l’albero genealogico del cane: ecco cosa sapere su origini e storia di tutte le razze canine.
Cosa sappiamo dei primi esemplari di cani? Come le varie razze si sono incrociate tra loro? Oggi è possibile rispondere a questa e molte altre domande grazie a un affascinante studio che ha permesso di gettare nuova luce sull’albero genealogico del cane: scopriamo insieme tutte le informazioni a riguardo.
Di recente alcuni studiosi del National Human Genome Research Institute di Bethesda, nel Maryland, hanno cercato di ricostruire la storia genetica del cane, realizzando un vero e proprio albero genealogico.
Per farlo, gli scienziati hanno esaminato il DNA di 1.346 cani. Il loro obietti? Ricostruire una mappa dettagliata delle relazioni tra le varie razze canine.
L’albero genealogico include più di 160 varietà, tra le 350 circa attualmente note.
Fin dai primi allevatori cinofili, i cani venivano selezionati in base all’utilità che potevano svolgere e poi, più in là col passare del tempo, si decise di selezionarli anche per carattere e bellezza.
Lo studio si chiama Dog Genome e racconta l’evoluzione dei nostri amici a zampe, a partire dagli antenati di questa specie, rappresentati dai lupi selvatici.
L’obiettivo della ricerca è quello di scoprire l’origine e la mutazione di molte delle patologie comuni nei cani.
L’immagine racchiude la mappa genetica delle principali razze di cane, oltre 150, ed è un grande cerchio colorato che ne racconta l’evoluzione.
Quasi tutti i genomi analizzati ricadono in 23 cladi, gruppi con simili tratti genetici e funzioni.
Per esempio, razze come Boxer, Bulldog, e Boston terrier -selezionati in base alla forza – appartengono allo stesso clade.
Altri pelosetti come Setter, Spaniel e Retriever, invece, sono all’interno di un altro.
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I 23 cladi evidenziati dallo studio rappresentano i gruppi prima delle formazione delle razze moderne, avvenuta 200/250 anni fa.
Tuttavia, non mancano colpi di scena. Infatti, cani apparentemente simili come quelli da pastore mostrano profili genetici anche molto diversi.
Ciò significa che la loro selezione avvenne in più momenti e in luoghi differenti (in effetti, governare una mandria di bisonti non è uguale a guidare un gregge di pecore).
La genetista del dipartimento di Veterinaria dell’Università di Milano, Paola Crepaldi, ha spiegato che la ricostruzione dell’albero genealogico del cane è una ricerca importante per la nostra stessa specie.
Infatti, questo studio serve non solo a scoprire le origini delle malattie negli animali, per poter assicurare loro un maggior grado di benessere, anche evitando incroci sbagliati e pericolosi.
Allo stesso modo, è possibile ricostruire la storia delle migrazioni umane, ricavando anche informazioni essenziali per la salute della nostra stessa specie.
Insomma, studiare il nostro miglior amico aiuta a svelare anche noi stessi. Non solo la nostra storia e le nostre abitudini, ma anche le nostre malattie.
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Oltre alle differenze di caratteristiche fisiche, le razze variano anche in base alle malattie ereditabili.
Più di 350 malattie ereditarie sono state descritti nei cani domestici, molte delle quali predominano in una sola razza o di un piccolo gruppo di razze.
Il progetto Dog Genome sta lavorando per trovare varianti del DNA che sono associate con una determinata malattia al fine di ridurre l’incidenza in quelle specifiche razze canine.
Dal momento che molte malattie nel cane sono simili a disturbi negli esseri umani, i risultati dell’albero genealogico canino saranno probabilmente rilevanti anche per la salute dei membri della nostra specie.
Basti pensare che se sarà possibile studiare ed eliminare la ricorrenza di certe malattie che sono ereditarie nel cane, lo si potrà fare anche nell’essere umano.
Infine, la ricerca ha rivelato una curiosità storica: alcuni moderni cani americani potrebbero discendere da altri cani che arrivarono nel continente migliaia di anni prima di Cristoforo Colombo, attraversando la Beringia tra Siberia e Alaska.
Parliamo di cani senza pelo, come il cane nudo messicano o Xoloitzcuintle e che potrebbero discendere da questo antico migrante a quattro zampe. Davvero affascinante, non trovate?!
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