Aggressione cani: le razze più pericolose
Negli ultimi anni, i riflettori si sono accesi sul tema delle “aggressioni di cani” e delle conseguenti “razze pericolose“.
La cronaca quasi giornalmente riporta casi di aggressioni in molte parti del mondo. Quello che emerge è lo strano parallelismo tra l’aumento della diffusione di razze da combattimento, diventate una moda, come pit bull, dogo argentino o bullmastiff, e le sempre pù crescenti aggressioni.
A conferma di questo fenomeno, le numerose segnalazioni da parte delle associazioni, come recente quella di Aidaa. L’Associazione italiana difesa animali e ambiente aveva evidenziato come la diffusione di razze di un certo tipo, necessiti una regolamentazione, alla luce del sempre più crescente numero di aggressioni collegate a queste razze.
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In molti paesi sono stati introdotti dei patentini per cani e addirittura sono state vietate molte razze. In Italia, non vi è una norma specifica, se nonché in alcuni casi, possono essere attivati corsi di formazione per i proprietari di cani.
Recentemente, lo stesso ordine dei veterinari del Trentino ha rilanciato il tema, invitando ad introdurre anche in Italia un patentino obbligatorio per la detenzione di alcune razze.
Gli stessi esperti cinofili, come comportamentisti e addestratori che si occupano del recupero di cani difficili, hanno più volte lanciato il monito che non tutte le persone sono adatte a gestire alcune razze considerate difficili.
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La nota rivista Forbes ha pubblicato una classifica sulle razze dei cani che sono state protagoniste del maggior numero di aggressioni negli ultimi 12 anni, tra il 2005 e il 2017.
Nello specifico, Forbes cita una ricerca condotta a metà degli anni ’90, dal Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie sulle razze canine coinvolte in aggressioni letali negli Stati Uniti tra il 1979 e il 1996.
All’epoca, le prime tre razze coinvolte in queste aggressioni letali, furono il Pit Bull (con 60 casi), seguito dal Rottweiler (29) e dal pastore tedesco (19).
A distanza di una ventina d’anni, nel XXI secolo, Forbes sottolinea che le aggressioni di cani continuano a fare notizia, così come le razze più aggressive non sarebbero mutate, se non nel numero più crescente di vittime.
DogsBite.org ha pertanto condotto uno studio sulle aggressioni di cani tra il 2005 e il 2017, considerando l’età delle vittime, i cani coinvolti e le loro razze e le conseguenze penali delle aggressioni.
Dalla classifica emerge che i cani di razza pit bull sono protagonisti delle aggressioni più letali negli Stati Uniti. Ben il 66% delle vittime sono state aggredite dai pit bull che rappresentano solo il 6,5% della popolazione dei cani diffusi negli Usa.
Dall’indagine, i pitbull sono responsabili di ben 284 aggressioni letali in 12 anni, seguiti da lontano dai Rottweiler con 45 attacchi letali e dal pastore tedesco con 20 aggressioni fatali.
Ecco l’elenco delle razze con maggiori aggressioni letali:
Un fenomeno che si ripercuote sulle procedure penali, di risarcimento e sul piano sanitario.
Infatti, sottolinea lo studio di DogsBite.org, sono aumentati i costi per le spese mediche, pertanto anche le denuncie relative alle aggressioni dei cani del 90% tra il 2003 e il 2017. Nell’ultimo decennio, circa 28mila persone hanno dovuto affrontare interventi di chirurgia estetica a seguito di aggressione di cani. Infine, tra il 1993 e il 2008, sono aumentati dell’86% i ricoveri a seguito di queste aggressioni.
C.D.
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