Dopo i diversi fatti di cronaca, per prevenire i rischi di aggressione da parte dei cani il Ministero della Salute ha deciso di prorogare l’ordinanza sulla “tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani” del 13 luglio 2016, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 7 settembre. Come ricorda la Lega antivivisezione, dal 2008, il ministero proroga ogni anno questa ordinanza, eliminando la lista delle razze pericolose che per l’associazione animalista era “priva di fondamento scientifico e dannosa”, anche se altri paesi come recentemente in Canada a Montreal continuano ad essere vietate alcune razze considerate appunto “pericolose”.
Ilaria Innocenti, responsabile Area Animali Familiari Lav, ha pertanto auspicato che questa ordinanza “sia davvero l’ultima a disciplinare un aspetto così delicato per la corretta gestione del cane, la tutela del suo benessere e dell’incolumità pubblica, e che i suoi positivi contenuti, trasformati al più presto in legge, trovino adeguate sanzioni”.
L’ordinanza ha come obiettivo limitare i rischi attraverso una serie di imposizioni e obblighi per la detenzione dei cani ma anche rivolti alla formazione degli stessi proprietari. Un vademecum stillato dal Ministero che precisa come spesso si tratta di casi di aggressioni “legati alla non corretta gestione degli animali da parte dei proprietari”. Ecco perché, viene evidenziato l’importanza di una formazione dei proprietari dei cani, ma anche sono state stabilite le responsabilità di chi si occupa dell’animale.
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