Aggressione cani: patentino per “razze pericolose” anche in Italia

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By lotta75

Cani

razze pericolose
Pit bull

Patentino per proprietari di cani appartenenti a razze pericolose

I cani non sono pericolosi se gestiti da persone esperte. Ogni esemplare ha un suo carattere che spesso varia in base all’ambiente in cui รจ cresciuto l’animale a partire da cucciolo con la madre.

Tuttavia, รจ anche giusto ricordare che ogni razza di cane ha delle peculiaritร  per cui l’animale ha delle facoltร  piรน sviluppate rispetto ad un altro. Non a caso, proprio queste qualitร  furono utilizzate dall’uomo per sfruttare il cane in alcune attivitร  di collaborazione, come la guardia, la difesa o la custodia del gregge.

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Razze pericolose

Il tema delle razze pericolose รจ molto sentito negli ultimi anni, con la diffusione di cani appartenenti a razze con una determinata morfologia piuttosto possente.
Cani che hanno una forza e un’indole potenziate anche a livello della selezione e della riproduzione per migliorare determinate qualitร .
Tuttavia, si tratta di razze possenti quali i pit bull o i Dogo Argentino, vittime anche della moda.

In molti paesi le razze considerate “pericolose” sono state vietate anche nell’allevamento.

Recemente, il Belgio ha introdotto il divieto, effettuando una distinzione per cui sono state introdotte alcune norme che limitano i proprietari che non possono portare questi cani nei luoghi pubblici.

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Dogo Argentino

In Italia, la legge sulle razze pericolose del 2013, relativa alla tutela dellโ€™incolumitร  pubblica dallโ€™aggressione dei cani prevedeva non il divieto detenzione, bensรฌ percorsi formativi con adesione volontaria, destinati ai proprietari per gestire questo tipo di cani.

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Corsi che nella maggior parte dei casi sono inesistenti e non richiesti dagli stessi proprietari che spesso non ne sono a conoscenza. Purtroppo, negli ultimi anni, sono aumentati casi di aggressione di cani.

Un fenomeno al quale concorre la diffusione di razze che sono di moda e che nella maggior parte dei casi appartengono a razze utilizzate nei combattimenti.

La stessa Aidaa lanciรฒ l’ennesimo appello, affinchรฉ sia promossa una regolamentazione per i proprietari.

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Razze difficili da gestire soprattutto per mani inesperte. Ad esempio, un cane che si รจ sempre comportato bene, quando raggiunge l’etร  della maturitร  sessuale puรฒ rivelarsi ad un tratto pericoloso,. Aggressivo nei riguardi di altri animali e verso il padrone, prendendo il sopravvento.

E’ necessario un giusto equilibrio nell’animale che puรฒ essere dominante o sottomesso.

Il comportamento del padrone deve variare in base al carattere del cane e deve essere all’altezza di prevenire le sue reazioni.

Spesso, le aggressioni avvengono proprio a causa dell’inesperienza delle persone che sottovalutano la pericolositร  del cane.

Purtroppo, il tema รจ piรน ampio e si riflette su conflitti economici di chi specula sia nell’ambito degli allevamenti che nel settore dell’addestramento. Interessi personali che mettono come sempre a repentaglio la reputazione di alcuni animali.

Alcuni paesi quali la Svizzera o recentemente la cittร  di Berlino in Germania, hanno introdotto il “patentino per cani“.

Ovvero, le persone che intendono prendere un cane in Svizzera sono avviate in un percorso formativo con il quale imparono a conoscere l’animale e a gestirlo. Questo patentino รจ mirato non solo a contenere gli abbandoni, responsabilizzando i padroni ma anche per limitare le aggressioni.
Sul tema รจ di nuovo intervenuto lโ€™Ordine dei medici veterinari di Trento che evidenzia la necessitร  di rendere attivi questi percorsi formativi.

“E’ assolutamente necessaria lโ€™organizzazione, da parte dei Comuni, di percorsi formativi per i proprietari di cani con rilascio di patentini”.
Scrive l’ordine dei veterinari, ricordando “come i possessori di alcune razze canine, ad esempio i pitbull, sottovalutano spesso i segnali di aggressivitร , purtroppo a volte non evidenti, che possono comparire anche improvvisamente tra i 18 ed i 24 mesi di vita dellโ€™animale”.

Non a caso, viene anche evidenziato come “questi casi di โ€˜aggressivitร  pericolosaโ€™ sono comunemente preceduti da campanelli di allarme che per qualche ragione non sono stati colti e interpretati nella giusta maniera”.

Per gli esperti non si tratta di mettere in atto una “strumentalizzazione e repressione” nรฉ tantomento di accusare proprietari di cani con problemi comportamentali.

Il percorso formativo scatuscite dalla necessitร  di “un approccio sistematico”, nel quale รจ fondamentale la figura di un professionista come il veterinario che puรฒ effettuare “una diagnosi differenziale”.

C.D.

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