Non sempre si può adottare un cane smarrito, pena la commissione di un reato: ecco come muoversi senza rischiare di incorrere nella violazione di una norma.
Purtroppo, nonostante l’accresciuta sensibilità in materia di animali di affezione, non è raro trovare per strada un cane vagante; e spesso il primo pensiero è che sia stato abbandonato, o sia smarrito. Prendersi cura di un animale indifeso è segno di grande civiltà e bontà d’animo, ma vi sono alcune norme da rispettare; per esempio, adottare un cane smarrito, in alcuni casi può costituire reato: ecco quando.
Il fenomeno del randagismo è una piaga sociale ancora lontana dall’essere debellata.
Nonostante l’esistenza delle norme penali a fungere da deterrente, ogni anno vengono abbandonati migliaia di animali sul ciglio della strada. Tuttavia non sempre un cane vagante è un animale abbandonato.
Non è così facile comprendere la situazione in cui l’animale versa, ancor di più se non si ha molta esperienza a riguardo. Il cane potrebbe essere a spasso da solo (indubbiamente il fatto che il proprietario non provveda ad una vigilanza diligente e continua sull’animale è fatto deplorevole), potrebbe essersi smarrito, oppure potrebbe essere un cane di quartiere.
Insomma, gli scenari possibili sono tanti. Di certo non è una prova sullo status dell’animale, ma è comunque un indizio importante, verificare sommariamente il suo stato di salute (se è molto magro è probabile che sia randagio e/o abbandonato) o se appare disorientato nell’ambiente in cui è inserito.
Se il cane non è aggressivo e si lascia facilmente avvicinare, potrete controllare se reca segni di riconoscimento (si pensi ad una medaglietta appesa al collare dove possono essere collocati dei contatti del proprietario); se siete muniti del lettore microchip potrete verificare se l’animale è registrato nell’anagrafe canina (eventualmente potrete rivolgervi ad un veterinario o ai vigili urbani).
Laddove non riusciate a risalire all’identità del proprietario (nemmeno chiedendo a chi abita nei dintorni) potrebbe balenarvi per la mente il pensiero di adottare il cane smarrito, senza pensare che, seppur in buona fede, potreste commettere un reato.
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Ebbene sì, prima di portarvi a casa il cane smarrito (o abbandonato) e ritrovato per strada, avrete l’obbligo di presentare una denuncia di ritrovamento dell’animale (alternativamente all’ASL, alla polizia municipale, ai carabinieri, all’Anagrafe canina): in mancanza, oltre alla sanzione per l’inadempimento dell’obbligo, potreste incorrere nel reato di appropriazione indebita, previsto e punito ex art. 646 c.p.
È bene farsi rilasciare una copia della denuncia presentata alle Autorità. Quando si commette il reato di appropriazione indebita? Ad esempio adottando un cane senza verificare l’identità del proprietario nei modi prescritti, o laddove si ignori volutamente di farlo.
Ricordiamo che un cane vagante per strada potrebbe essersi semplicemente smarrito, senza più riuscire a ritrovare la via di casa; casa in cui potrebbero esserci delle persone che stanno cercando senza sosta il proprio animale domestico, sempre più considerato un vero membro della famiglia.
È pur vero che sul proprietario grava l’obbligo di denunciare la scomparsa dell’animale smarrito entro venti giorni dallo smarrimento (il termine potrebbe variare in aumento a seconda della regione considerata): questo proverebbe che il proprietario avrebbe reclamato l’animale entro il termine di legge stabilito dall’art. 925 c.c.
Inoltre si ricorda che, come stabilito dalla Suprema Corte di Cassazione con sentenza n. 18892/2011
il concetto di abbandono ricomprende non soltanto il distacco totale e definitivo, ma anche l’indifferenza, la trascuratezza, la mancanza di attenzione e il disinteresse verso l’animale,
e dunque il proprietario deve attivarsi in maniera concreta per il ritrovamento del cane smarrito: chi non lo fa commette reato di abbandono di animali, punito dall’art. 727 c.p.
Trascorsi i venti giorni dalla denuncia di ritrovamento del cane smarrito, senza che il legittimo proprietario ne abbia rivendicato la proprietà, colui che l’ha ritrovato potrà adottare l’animale senza pericolo di commettere alcun reato.
Antonio Scaramozza
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