Adottare un King Charles Spaniel: pro, contro e padrone ideale

Adottare un King Charles Spaniel: pro, contro e padrone ideale

Perché dovremmo desiderare un cane di questa razza che scodinzoli per casa? Tutti i pro e i contro prima di adottare un King Charles Spaniel.

Adottare un King Charles Spaniel
(Foto Google Images)

Hai voglia di un cane piccolo e che abbia qualche tratto orientaleggiante? Allora questa razza potrebbe fare al caso vostro, sebbene siano anche altri gli aspetti da valutare prima di adottare un King Charles Spaniel. Ecco dunque quali sono i vari aspetti da conoscere prima di accogliere un esemplare di questo tipo in casa e come capire se anche noi potremmo essere dei buoni padroni per lui.

Adottare un King Charles Spaniel: 5 pro

Come mai questa razza e non un’altra? Basarsi sul solo aspetto fisico sarebbe riduttivo, quindi è importante scoprire quali sono i principali motivi per i quali si sceglie di adottare un King Charles Spaniel.

Razze compatibili col King Charles Spaniel
(Foto Google Images)

Un cane molto ‘raro’

Se ci piace avere qualcosa di ‘non comune’ e di non semplice da trovare, questo potrebbe essere il cane giusto poiché è sicuramente meno diffuso rispetto al suo cugino Cavalier, dal quale differisce in alcune caratteristiche fisiche e non. In modo particolare il King Charles ha un muso schiacciato, frutto probabilmente di un desiderio di renderlo più ‘orientale’ e di un incrocio con un Carlino.

Affezionato alla famiglia

Avere un cane come questo in casa significherà avere un amico fedele per la vita, che creerà col suo padrone un rapporto simbiotico, per alcuni addirittura morboso. Si tratta di una razza molto dolce e affezionata alla sua famiglia, che ama la compagnia di tutti i suoi componenti.

Un tranquillo ‘pantofolaio’

A differenza del cugino Cavalier, si tratta di un cane tranquillo, che preferisce restare in casa con la famiglia piuttosto che correre e giocare. Inoltre non si agiterà neppure quando verrà lasciato solo dai suoi padroni, anzi potrebbe sprofondare in una profonda tristezza.

Proprio perché non si tratta di un cacciatore o di un cane desideroso di vivere la sua giornata all’aria aperta e grazie alle sue ridotte dimensioni, è di certo un esemplare che si adatta agli spazi di un appartamento, anche senza aree esterne.

Non diffidente ma ‘comprensivo’

Non sarà diffidente con le nuove conoscenze, specie se gli saranno presentate in maniera amichevole; inoltre saprà mettersi da parte quando capirà che i suoi padroni non hanno tempo per lui o sono troppo impegnati per dedicargli attenzioni (ma ciò non significa che non ne possa soffrire).

Facile da educare

Il forte desiderio stesso di piacere al padrone non lo renderà restio a imparare e rispettare i comandi che gli verranno impartiti. Ciò lo rende un cane molto semplice da educare anche da parte di padroni non troppo esperti.

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