Adottare un Kishu: pro, contro e il padrone ideale per questo cane

Adottare un Kishu: pro, contro e il padrone ideale per questo cane

Adottare un Kash: 3 contro

E allora perché ci sono persone che non lo scelgono? Non si tratta solo di aspetto fisico, ma spesso possono esserci dei lati del carattere che non ‘combaciano’ perfettamente con lo stile di vita e la personalità del futuro padrone: vediamo quali sono.

Kishu
(Foto AdobeStock)

Non è un cane da guardia

Se adottiamo un Kishu con l’idea di avere un allarme sempre ‘attivo’ in casa, non è il cane che fa per noi: la sua naturale diffidenza verso l’estraneo tuttavia non lo rende un buon guardiano. E’ fedele alla sua famiglia ma non avverte l’elemento che non conosce come un pericolo e, di conseguenza, non darebbe l’allarme.

Scappa frequentemente

Il suo istinto da cacciatore e la natura da predatore lo rendono un cane curioso e che soprattutto si lascia incuriosire da ciò che vede: questo lo porta spesso a varcare i confini della propria casa e ad allontanarsi. Quindi non è escluso che potremmo trovarci a rincorrerlo per riportarlo indietro.

Talvolta distruttivo

Come abbiamo detto, è un cane che può rimanere da solo ma non dovrà mai annoiarsi: facciamo in modo che abbia sempre delle attività che lo tengano impegnato. In caso contrario la noia potrebbe portarlo ad essere distruttivo nei confronti degli oggetti e del mobilio.

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Adottare un Kash: il suo padrone ideale

Ma che caratteristiche deve avere invece l’umano che deciderà di prendersi cura di lui? Trattandosi di un cane con diverse esigenze e dal punto di vista dell’alimentazione del Kishu e la sua salute, avrà bisogno di un padrone attento ai suoi bisogni. Al di là della pazienza e della buona volontà di educarlo (attività non troppo impegnativa data l’intelligenza e la ricettività della razza), vi è una questione anagrafica da non sottovalutare.

Kishu
(Foto AdobeStock)

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Il Kishu infatti non è un cane che andrà bene per i padroni di tutte le età: è importante che non siano troppo anziani per potersi prendere cura di lui o che comunque abbiano le forze necessarie per corrergli dietro e fare attività sportiva in sua compagnia. Non a caso è consigliato un padrone sportivo e dinamico: quello ‘pantofolaio’ non farebbe proprio al suo caso (e viceversa).

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