Adottare un Bovaro dell’Appenzell: pro, contro e padrone ideale

Adottare un Bovaro dell’Appenzell: pro, contro e padrone ideale

Adottare un Bovaro dell’Appenzell: 3 contro da considerare

Non si tratta di difetti, bensì di aspetti del suo carattere che potrebbero non legare facilmente col nostro o con lo stile di vita che conduciamo: vediamo quali sono.

Alimentazione del Bovaro dell'Appenzell
(Foto Pixabay)

Abbaia molto

Il padrone che vive in condominio potrebbe avere non pochi problemi con un esemplare di questa razza. Infatti non è certo troppo tranquillo: in breve tempo i vicini potrebbero conoscere benissimo la sua ‘voce’. Tuttavia è un disagio che può sicuramente essere risolto con l’educazione e con pazienza (da parte di tutti).

Si annoia e distrugge

Può essere davvero un problema lasciarlo solo per molte ore, perché al nostro ritorno potremmo trovare qualche piccolo disastro in casa. Ciò accade perché si annoia molto facilmente e anche quando non viene stimolato a sufficienza, può diventare distruttivo.

Facciamo in modo da non lasciarlo mai nella sua solitudine, anzi proviamo a dargli una compagnia non solo umana ma anche scegliendo un suo simile tra le razze compatibili col Bovaro dell’Appenzell.

Diffidente (anche troppo)

E’ vero che essere selettivi aiuta certe volte, ma può anche diventare un problema. Infatti a parte la cerchia ‘stretta’ dei suoi familiari, questo cane potrebbe avere non poche difficoltà a socializzare con altri umani.

Potrebbe considerare in senso negativo non solo i malintenzionati ma chiunque entri in casa nostra. E sarebbe un peccato non far conoscere al nostro ospite la sua simpatia e allegria.

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Adottare un Bovaro dell’Appenzell: il padrone ideale

Ma siamo sicuri che noi andiamo bene per lui? In effetti anche noi dobbiamo avere dei requisiti specifici per piacergli: non dovremmo essere troppo assenti da casa né lasciarlo solo per troppe ore (abbiamo già detto cosa accade quando si annoia).

Bovaro dell'Appenzell
(Foto Pixabay)

Trattandosi di un cane che ha bisogno di fare movimento, anche all’esterno di casa, bisogna avere la forza di seguirlo e fare esercizio fisico insieme a lui: infatti non è consigliato ai padroni troppo anziani.

Potremmo portarlo in viaggio, sfruttando la sua taglia medio-piccola, ma facciamo attenzione a farlo abituare agli spostamenti. Infine (ma questo vale per tutti) bisogna armarsi di pazienza e costanza per insegnargli i comandi: ma i risultati non tarderanno ad arrivare.

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Antonio D’Agostino

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