Sei indeciso se adottarne uno o no? Ecco tutti i 6 buoni motivi per adottare un Barboncino e come essere il suo padrone ideale.
Un amico a quattro zampe da accogliere in casa? La scelta è piuttosto ampia, ma se siamo affascinati dal suo pelo riccio e folto, è probabile che decidiamo di adottare un Barboncino. Ma il solo aspetto fisico non basta: dobbiamo conoscere tutti i buoni motivi per farlo e soprattutto dobbiamo capire come comportarci nei suoi confronti. Infatti anche noi dobbiamo imparare ad essere dei padroni ideali per lui, per farci amare e conquistare la sua fiducia.
Quando decidiamo di adottare un Barboncino, di certo ci informiamo da padroni di questa razza di cane sul loro conto, non solo per capire se sono cani adatti al nostro stile di vita ma anche se noi possiamo essere più o meno dei buoni umani per lui.
Dicono sia una razza francese di nobili origini, dato che le nobildonne di corte ne possedevano uno come cane da salotto. Ma il suo carattere è tutt’altro che altezzoso e snob, anzi pare fare amicizia con qualsiasi tipo di umano e di animale.
E’ molto giocherellone e ama stare in famiglia, partecipare alle attività di gruppo e uscire con il suo umano preferito, ma anche con i bambini di casa. Non ha esigenze particolari, tanto che alcuni non hanno bisogno di uscire di casa per la passeggiatina quotidiana (anche se è sempre meglio fargliela fare).
E’ molto intelligente e sensibile, ed è anche particolarmente ricettivo dei comandi che gli impartiamo. Riesce spesso ad instaurare rapporti di grande fiducia e intesa con il suo padrone e si comporta di conseguenza.
Ma tra tanti cani, perché scegliere proprio un Barboncino? Vediamo quali sono: alla fine potreste capire che si tratta proprio dell’animale che fa per voi oppure cambiare assolutamente la vostra scelta iniziale.
Trattandosi di un esemplare particolarmente sensibile, il Barboncino sarà in grado di capire perfettamente come stiamo, se ci è successo qualcosa e saprà comportarsi nel modo migliore con noi, dandoci il suo sostegno oppure lasciandoci i nostri spazi, se necessario.
E’ come se il Barboncino capisse perfettamente quando è il momento di giocare e quando invece deve placarsi. Un po’ perché è particolarmente ricettivo ai ‘comandi’ del suo umano, anche quando non si tratta proprio di richieste che gli sono imposte, un po’ perché non vorrebbe mai scontentare il suo padrone.
E’ un esemplare ricettivo, poiché dotato di spiccata intelligenza ma ciò non significa che vi ‘accontenterà’ in qualsiasi richiesta. Infatti lui stesso valuterà la richiesta: se si tratta di una cosa che non ritiene ‘fattibile’ o poco interessante dal suo punto di vista, non la eseguirà.
Un cane così riccio e ‘capelluto’ dà l’idea di perdere ciuffi di pelo e lasciarli sparsi per casa? Nulla di più sbagliato! Questo cane non solo non perde pelo ma è anche un cane anallergico, ma ciò non significa che la cura del pelo del Barboncino possa essere tralasciata!
E’ ideale come cane da inserire in un contesto familiare dove già vivono altri esemplari canini e non: numerose sono le razze compatibili col Barboncino; inoltre si adatta perfettamente a famiglie con bambini (anzi saranno i suoi compagni di gioco preferiti).
Pur essendo un esemplare molto attivo e giocherellone, non si allontana mai troppo dal padrone anche in contesti piuttosto spaziosi. Infatti possiamo anche lasciarlo correre liberamente in luoghi ampi, senza ovviamente mai perderlo di vista.
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Ci piace tanto e pensiamo che possa essere il nostro cane ideale? Bene, ma è il caso di chiedersi se anche noi possiamo essere ‘buoni’ per lui. Vediamo quali caratteristiche deve avere un padrone ideale per il Barboncino e quali errori evitare se ne accogliamo uno in casa.
Un padrone ideale non può essere troppo assente nella vita del suo Barboncino: il cane avrà bisogno di giocare e di stare in compagnia. Quindi, anche se per lavoro o altri motivi, dobbiamo assentarci da casa diverse ore, è importante che il cane resti in compagnia di altri adulti e magari di bambini. Stare da solo per troppo tempo e per tanti giorni consecutivi lo renderebbe depresso e perderebbe di certo tutta quella verve giocosa e vitale che lo caratterizza.
Infine, oltre a tenere sotto controllo la sua salute con visite periodiche dal veterinario, facciamo particolare attenzione all’alimentazione del Barboncino e a tutto ciò che ingurgita. Essendo il suo uno stomaco molto sensibile e delicato, siamo attenti che non metta in bocca di tutto.
Francesca Ciardiello
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