Uscire non sarà più un problema ma prima bisogna insegnare al cane a ignorare gli altri cani: tutti i motivi per farlo e come educarlo nel modo migliore.
Una passeggiata nel tuo quartiere può trasformarsi in un vero incubo? A volte sì, basta chiederlo ai padroni che si cimentano a insegnare al cane a ignorare gli altri cani. L’obiettivo è di sicuro quello di poter uscire con Fido senza dover necessariamente sedare eventuali liti o calmare gli animi suo e di altri suoi simili. Sebbene sia un atteggiamento molto frequente da parte di Fido, ciò non significa che non si possa ‘correggere’.
Cosa sapere prima di uscire a passeggio col cane
Se è una bella giornata (ma anche no) e si ha del tempo libero a disposizione, cosa ci si sta a fare in casa? Meglio uscire fuori col proprio amico a quattro zampe, che ne ha sempre bisogno. Infatti per il cane non si tratta solo di espletare delle funzioni vitali ma anche di scoprire il mondo esterno con tutti i sensi a disposizione, stringere il legame col suo padrone e anche conoscere i suoi simili.
Non c’è una durata standard o un numero preciso di passeggiate da fare al giorno, ma è bene che l’atteggiamento del padrone sia rilassato per far sì che anche il cane si rilassi. Se è molto giovane e non si ha ancora avuto modo di educarlo, iniziamo a impartire al cane dei semplici comandi e ricompensiamolo con un rinforzo positivo.
Qualora notassimo tensione da parte di Fido, ad esempio quando il cane tira il guinzaglio, si potrebbero utilizzare delle pettorine anti-tiro, facili da trovare in commercio. Non dimentichiamo di portare sempre con noi dell’acqua e eventuali snack come rinforzi positivi (sebbene a volte basti una carezza).
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Insegnare al cane a ignorare gli altri cani: perché e quando farlo
Come mai il cane non riesce a essere tranquillo quando incontra i suoi simili? La spiegazione non è nel suo essere asociale quanto nel suo essere reattivo: ogni impulso esterno infatti gli provoca un’emozione, positiva o negativa, quando non riesce a ‘gestirla’ può apparire eccessivo ed esagerato. Non sempre ma spesso può essere aggressivo con gli altri cani.
Pare dunque che sia in procinto di attaccare il suo simile, invece il suo atteggiamento potrebbe anche solo ‘limitarsi’ a tirare il guinzaglio, abbaiare e al massimo ringhiare (ma non attaccherebbe anche se noi non glielo impedissimo), anche quando le emozioni che prova sono più vicine alla gioia e non alla rabbia.
Ma quando scatta questa reattività in Fido? Solitamente essa è scatenata da sentimenti precisi, come:
- stress,
- paura,
- disagio,
- territorialità,
- istinto di protezione e difesa,
- emozione eccessiva.
In quest’ultimo caso infatti il cane è probabilmente così eccitato al vedere un suo simile col quale giocare e socializzare, da non riuscire a contenere al gioia. I cani, così come gli umani, possono essere impulsivi e (ancora) incapaci di controllarsi da soli. Infine è vero che Fido potrebbe essere aggressivo, sebbene molto spesso si limiti a dare avvertimenti e scoraggiare l’altro a perseguire nel suo proposito.
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Insegnare al cane a ignorare gli altri cani: come farlo nel modo migliore
E’ bene evitare di innervosirsi quando un cane si mostra scontroso coi suoi simili, sia per mantenere la lucidità sia per non fargli notare il nostro turbamento. Le parole e i comandi vocali possono essere non utili poiché, in quei momenti, l’animale potrebbe essere così interessato all’altro da non ascoltarli.
Di sicuro è fondamentale capire cosa lo innervosisce o lo eccita al punto da non controllarsi e man mano abituare Fido a seguire le nostre indicazioni. Una volta che però notiamo il cane già troppo ‘coinvolto’ emotivamente, è opportuno distrarlo e distogliere la sua attenzione dall’obiettivo. Meglio utilizzar guinzagli lunghi per dargli maggiore libertà di movimento ma aumentiamo anche la distanza dagli altri suoi simili.
Infine potrebbe essere utile anche associare la presenza di altri cani a un rinforzo positivo prima che il nostro inizi a manifestare la sua reattività: è possibile che con questi metodi si riesca col tempo ad abituare Fido a questo tipo di incontri. Se la situazione non dovesse migliorare, sarà opportuno rivolgersi a un professionista, esperto in comportamento canino.