Saranno trasferiti in oltre 3mila metri quadri, con bambù e tre grandi laghi profondi oltre 2.5 metri dove potranno nuotare in immersione completa. Dopo decenni di vita nelle gabbie, le tre tigri dello Zoo di Napoli sono state trasferite in un’area adatta alle loro esigenze che rievoca la loro terra d’origine. I tre esemplari tra i 15 e i 18 anni, due femmine Valentina e Kira e un maschio di nome Kashmir, potranno essere visti da delle apposite vetrate nel rispetto del loro habitat naturale.
Un traguardo per lo zoo di Napoli, non solo per il benessere delle tigre ma anche per le loro cure come ad esempio la necessità del taglio delle unghie che non si consumavano naturalmente sul cemento delle vecchie gabbie.
Questi esemplari potranno finalmente assaporare un po’ di libertà nel nuovo spazio progettato dallo zoo, allestito con piante, tronchi e pedane di legno con ricoveri interni. Il tutto per andare incontro alle loro esigenze vitali.
In base alle prime testimonianze, le tigri hanno ispezionato il nuovo recinto quasi spaventate, sotto la supervisione dei veterinari e keeper del settore, prima di nascondersi nelle loro tane. Ma è stato sufficiente un solo giorno perché prendessero confidenza con lo spazio. Secondo quando hanno riferito, l’area è stata progettata in modo che possa essere divisa in tre settori o tutti congiunti in unico spazio, a seconda delle esigenze degli animali.
“Sono veramente felice, per me che amo gli animali e che, da quando vivo lo zoo, mi sono affezionato a tutti loro, nessuno escluso, è un grande giorno. Mi piace pensare che quella tigre, che ieri mi ruggiva infastidita, oggi mi osservi compiaciuta e grata”, ha commentato l’ingegner Floro Flores, della società che gestisce lo Zoo.
Il nuovo regno delle #tigri allo #ZoodiNapoli“Con grande soddisfazione mia e di tutti gli operatori dello #Zoo, e spero, con soddisfazione di tutti i Napoletani, il 30 dicembre scorso le tigri sono state trasferite in un #exhibit di grandissimo valore naturalistico che simula perfettamente l’ambientazione dove vivono questi animali. Oltre 3000 metri quadri, a disposizione di tre animali, tre grandi laghi profondi oltre 2.5 metri per consentire a questo grande nuotatore l’immersione completa. L’opera è avanzata anche dal punto di vista tecnologico, per le soluzioni adottate per la sicurezza degli operatori, del pubblico, e contemporaneamente, per il benessere degli animali.Per tutti noi che amiamo questo luogo dove abbiamo vissuto da bambini, genitori ed ancora nonni, è un giorno di gioia: gli animali sono sereni, quasi compiaciuti della nuova area di cui piano piano si stanno appropriando, dove stanno riproponendo gesti e movimenti che avevano dimenticati. Sono veramente felice, per me che amo gli animali e che, da quando vivo lo Zoo, mi sono affezionato a tutti loro, nessuno escluso, è un grande giorno. Mi piace pensare che quella tigre, che ieri mi ruggiva infastidita, oggi mi osservi compiaciuta e grata. Da oggi, completata anche la #savana, comincia l’operazione Zoo 2.0, la cui missione sarà fondamentalmente la ricerca scientifica e la conservazione delle specie in via d’estinzione. A mio avviso, sempre di più in futuro (prossimi 20 anni) molti animali, purtroppo, saranno presenti solo negli zoo, che dovranno adattarsi alla nuova e più impegnativa missione.Ringrazio i molti che credono nei nostri ideali e che contribuiscono, con il loro entusiasmo e la loro presenza, a sostenere le nostre idee ed i nostri progetti.”Ing. Francesco Floro Flores
Posted by Lo Zoo di Napoli on Martedì 5 gennaio 2016
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