Ma vi siete mai chiesti come mai alcuni sono torturati dalle punture delle zanzare e altri sembrano quasi inesistenti per loro? Ecco il motivo.
Tempo d’estate, tempo di zanzare: chi di noi non ha mai fatto questa ‘triste’ associazione? Purtroppo le belle serate estive sono spesso infestate da questi insetti che si muovono battendo le ali con il loro fastidioso rumore e si poggiano sulla nostra pelle (ma proprio ovunque!) per nutrirsi del nostro sangue. Siamo a tavola: mentre noi iniziamo a grattarci, il nostro vicino sembra non accusare minimamente la presenza di questo insetto. Come è possibile? Ecco la risposta.
Lo studioso di entomologia olandese Joop van Loon, ha ricercato proprio il motivo per cui alcune persone diventano le prede preferite delle zanzare. Questione di chimica! Infatti ciascuno di noi emana una quantità di composti chimici, creati dalle colonie di microbi presenti sulla nostra pelle. Il lavoro di questi microrganismi è appunto quello di convertire le secrezioni delle ghiandole sudoripare in composti volatili; essi attraverso l’aria arrivano al sistema olfattivo delle zanzare. Riescono ad avvertire la presenza di queste sostanze fino a 50 m di distanza. Insomma una capacità olfattiva che non è niente male! Sempre nel corso delle ricerche sulla ‘preferenza’ delle zanzare per alcune persone anziché per altre, si è arrivati alla conclusione che solo le zanzare femmine colpiscono per succhiare il sangue del malcapitati. Gli esemplari maschili invece tendono a mangiare le sostanze zuccherine presenti nel nettare dei fiori.
E’ ovvio che noi esseri umani non siamo tutti uguali e abbiamo caratteristiche differenti che possono attirare, o meno, le zanzare. Non è una questione di igiene personale: è proprio la nostra pelle ad essere più ‘appetibile’ rispetto ad altre. Ecco dunque una serie di motivi per i quali saremo sempre il pasto preferito di questi fastidiosi insetti.
Ognuno di noi produce una quantità diversa di sudore, determinata dalla termoregolazione interna del nostro corpo. Incide sulla produzione di sudore il peso, particolari condizioni di stress, di agitazione e di frequenza cardiaca: insomma tutto ciò che fa aumentare l’energia cinetica del corpo, che dunque ha bisogno di ‘raffreddarsi’ attraverso l’espulsione del liquido. Naturalmente l’attività fisica, come ad esempio una corsa all’aperto, aumenta del 50% il rischio di essere morsi. Il sudore contiene acido lattico, acido urico e ammoniaca: tutte sostanze che attirano le zanzare.
Un’altra attrattiva per questi insetti è l’anidride carbonica, che produciamo attraverso la respirazione e la traspirazione. Ad essere coinvolti stavolta sono i recettori delle loro mascelle, che consentono alle zanzare di percepire queste sostanze fino a 50 metri di distanza. Più anidride carbonica produciamo, più attireremo zanzare, ma d’altra parte non possiamo evitare di respirare! Però possiamo fare attenzione al nostro peso: infatti le persone in sovrappeso tendono a produrre CO2 in maggiore quantità. Quando espiriamo anidride carbonica dai nostri polmoni, la CO2 resta sospesa nell’aria: è proprio in questo momento che le zanzare avvertono la sua presenza.
Per alcuni potrebbe essere un duro colpo, ma bere birra e alcool scatena nel nostro organismo delle reazioni chimiche ‘allettanti’ per le zanzare. Secondo il Journal of American Medicine bere una lattina di birra aumenta le possibilità di punture: ciò perché l’odore del nostro corpo cambia quando assumiamo alcool. Ciò non significa che non possiamo concederci una birra di tanto in tanto ma è bene sapere che tra i lati negativi del bere eccessivamente vi è anche questo.
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Il nostro gruppo sanguigno è determinante nell’attirare o meno le zanzare: c’è un tipo di sangue che attira più di altri. Ad esempio il gruppo 0 sembra essere quello più irresistibile per le zanzare, almeno secondo gli studi dell’Institute for Biological Pest Control. La genetica dunque ha un ruolo di primo piano nel condannarci a prede. Dopo il gruppo 0 quello più irresistibile per le zanzare è il gruppo B, a seguire il gruppo A. Come fanno ad accorgersene? Sempre grazie a questi incredibili recettori, le zanzare riescono a percepire dalle sostanze emesse dal nostro corpo a quale gruppo sanguigno apparteniamo.
Perfino il nostro modo di vestirci determina l’essere morsi o meno. Quindi anche il colore dei nostri abiti può aumentare il rischio di diventare prede delle zanzare. Quali sono i colori che dovremmo evitare? Contro ogni aspettativa ad attirare questi insetti non sono i colori accesi e vivaci, bensì quelli scuri. In particolare il nero, il rosso scuro, il grigio e il blu. Quindi se indossiamo vestiti gialli o verdi possiamo stare più tranquilli.
La zanzara è più attiva quando c’è la luna piena. Infatti nell’arco della sua vita una zanzare può pungere dalle 3 alle 5 volte in tutto. Gli studi dei ricercatori dell’American Mosquito Control Association hanno determinato anche il momento preferito per colpire: all’alba e al tramonto. Ma quando c’è la luna piena la zanzare può essere fino a 500 volte più aggressiva.
Le donne in gravidanza di solito hanno una temperatura corporea più alta del normale nella zona proprio del pancione, e come quelli in stato febbrile, sono più a rischio di punture. Le alte temperature aumentano del doppio la possibilità di essere morsi. In sostanza la pancia di una donna gravida è più calda di 1°C rispetto al resto del corpo. Naturalmente un corpo più caldo suda di più, e questo attira più zanzare.
Infine anche una alta concentrazione di steroidi, derivanti dal metabolismo del colesterolo, è uno di fattori preponderanti nell’attirare le zanzare sulla superficie della nostra pelle. Quindi se vogliamo limitare il rischio di punture conviene seguire una dieta bilanciata ed equilibrata, proprio per evitare l’innalzamento del colesterolo.
Sebbene siano ancora in corso degli studi da parte dell’Università della Florida e non si sia arrivati ancora ad una certezza scientifica, pare che gli alimenti con più alte concentrazioni di vitamine del gruppo B (B1 e B6) e di vitamina C, alterino il nostro sudore rendendolo meno ‘invitante’. Uno di questi cibi è di certo l’aglio, utile non solo a tenere lontane le zanzare ma anche le zecche e altri insetti di questo tipo.
Ma cosa possiamo fare per tenere lontane le zanzare o almeno diminuire il rischio di punture? In casa possiamo evitare gli accumuli di acqua piovana, che diventano accumuli stagnanti che attirano l’attenzione degli insetti. Quindi basterà eliminare l’acqua dai sottovasi, dagli annaffiatoi, dai bidoni; meglio dare l’acqua alle piante direttamente con una pompa, senza rischiare di far accumulare riserve di acqua all’aperto. Anche i repellenti chimici possono essere utilizzati, ma sempre con coscienza e senza esagerare.
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F.C.
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