Cosa sappiamo su questo temibile insetto? Quali sono i rischi della zanzara tigre e delle sue punture? Tutte le sua caratteristiche.
Probabilmente a nessuno piace sentire nelle orecchie il ronzio delle ali di una zanzara che si avvicina minacciosa. Pensiamo alle calde sere d’estate e alle lotte che spesso si innescano con questi insetti. Ma qual è la particolarità che rende la zanzara tigre più temibile rispetto alle altre? Sicuramente è il morso a renderla così pericolosa e le conseguenze del suo attacco potrebbero essere disastrose per la salute dell’uomo e degli animali che vengono colpiti, ecco cosa c’è da sapere sulla zanzara tigre.
Il nome latino Aedes albopictus indica un organismo ematofago che aggredisce l’uomo e si nutre del suo sangue. Appartiene all’ordine dei ditteri e proviene dalle foreste tropicali del sud-est asiatico ma è arrivata in Italia (Vedi anche: Zanzara coreana prolifica anche in Italia) nei primi anni ’90 a Genova. E’ arrivata con dei carichi di uova, stipate in copertoni usati e bambù, poi anche attraverso l’uomo. Misura tra i 4 e i 10 mm. I rischi dell’attacco della zanzara tigre sono legati alle malattie virali come la Chikungunya e la Dengue, ma nel nostro Paese non porta la malaria.
Per diffondersi necessita di piccole raccolte d’acqua per la deposizione delle uova. Si fa trasportare dal vento, perché solitamente non si sposta più di poche centinaia di metri dal focolaio larvale (Approfondisci qui: Il ciclo di vita delle zanzare e la loro riproduzione). Naturalmente può essere trasportato sui mezzi nostri di trasporto, allontanandosi considerevolmente, ma impiega anni a colonizzare, anche in base alle condizioni ambientali. Il periodo ideale di riproduzione è da aprile ad ottobre. Il suo habitat naturale è costituito dalle foreste e le rocce, ma anche in luoghi piuttosto insoliti e con acqua stagnante, come paludi e fossi, e inoltre: sottovasi, secchi e recipienti, pneumatici rovesciati, abbeveratoi, grondaie.
La vittima delle punture di questo insetto accusa gonfiore, irritazione, prurito e ferite sanguinanti. Uno dei rischi della presenza della zanzara tigre è sicuramente l’impatto che ha sulle abitudini delle popolazioni: addirittura è capace di modificarne usi e costumi quotidiani. Limita la libertà, specialmente di anziani e bambini, di uscire nelle aree verdi e godere dell’aria aperta.
Le malattie che comporta la sua puntura soon soprattutto virali, in primis la Dengue, la febbre gialla e alcune encefaliti. Dal XX secolo si sono suseguite varie epidemie di Chikungunya in Asia e in Africa. Vediamo brevemente quali sono le malattie portate dalla zanzara tigre.
Febbre da virus Chikungunya: malattia tropicale, con sintomi facilmente confondibili a quelli di una banale influenza: febbre alta, cefalea, stanchezza e dolori articolari. Talvolta possono essere presenti anche macchie pruriginose sulla pelle. E’ presente in Africa, nel Sud-est asiatico, India e nell’area dell’Oceano Indiano.
Dengue: malattia virale acuta che può manifestarsi in due forme: classica o emorragica. La prima è la forma benigna della malattia, con temperatura abbastanza alta ed eruzioni cutanee, con macchie e bolle sulla cute. Negli adulti può manifestarsi con febbre, mal di testa, dolori osteo-articolari e muscolari e disturbi gastrointestinali. Sempre nella classica ci possono essere varie manifestazioni emorragiche dal naso e dalle gengive. La forma di dengue emorragica si manifesta con febbre, irritazione e inappetenza, disturbi gastrointestinali e respiratori. Nella fase di assenza di febbre potrebbero accusarsi debolezza, stato generale di spossatezza e colorito cianotico. Il virus della Dengue è presente anche in America Centrale e in Sud America.
Ecco cosa bisogna fare per correre meno rischi possibili:
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F.C.
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