Viveva in un trasportino ed usciva solo per essere mostrato al pubblico del circo. Un povero canguro è stato sequestrato a Cesenatico grazie alla segnalazione di un testimone e all’intervento di Paolo Bernini, portavoce parlamentare del M5S che ha interpellato i Carabinieri Forestali.
Durante un controllo, le forze dell’ordine hanno constato il triste rituale con il quale i circensi, durante gli spettacoli tiravano fuori il piccolo canguro, appartenente alla specie wallaby, per mostrarlo al pubblico e farlo toccare.
In un post diffuso dal parlamentare 5stelle, non solo viene ricordata la pericolosità del canguro ma anche il divieto di detenzione di specie selvatiche: “Tutte le specie di canguri sono considerate pericolose per la tutela della salute e dell’incolumità pubblica e sono soggette a normative speciali”, sottolinea Bernini.
I Carabinieri della forestale, accertando le condizioni di maltrattamento, in quanto l’esemplare non era detenuto correttamente, hanno provveduto al sequestro del canguro.
“Ci auguriamo che il Magistrato confermi il sequestro per poter presto trovare una vera casa in un Santuario a questo povero animale, miseramente sfruttato, per garantirgli tutto l’amore, il rispetto e l’attenzione dovuti”, prosegue il pentastellato, ricordando la necessità di una legge che vieti l’uso degli animali nei circhi in Italia.
“Per questo richiediamo a gran voce la calendarizzazione della nostra proposta di legge circhi che prevede l’abolizione dello sfruttamento di tutte le specie animali nei circhi. Se il Governo lo volesse veramente si potrebbe ottenere in una settimana”, conclude Bernini, ringraziando le organizzazioni e associazioni che hanno contribuito al salvataggio del canguro, tra cui MoVimento 5 Stelle Cesenatico, OIPA Ravenna e DPA -Difesa Protezione Animali Onlus.
Un essere vivente, recluso in una gabbia, condannato a vivere in uno spazio ridotto, senza poter mai vedere la luce del sole o correre. Condizioni di maltrattamento e di violazione del benessere di un animale che oggigiorno non solo non dovrebbero più essere consentite ma soprattutto non dovrebbero più essere accettati dagli stessi spettatori.